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Fondi Lega, resta in carcere Luca Sostegni: nei bagagli trovato appunto su soldi presi

Resta in carcere Luca Sostegni. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Milano, confermando il fermo del 62enne, ritenuto il prestanome dei commercialisti vicini alla Lega coinvolti nell’affare della compravendita a prezzo gonfiato di un immobile a Cormano, nel Milanese, per la Lombardia Film Commission, società partecipata della Regione Lombardia. Nei suoi bagagli è stato trovato un appunto con i conti del denaro preso in cambio del suo silenzio.
A cura di Simone Gorla
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Resta in carcere Luca Sostegni, il 62enne ritenuto il prestanome dei commercialisti vicini alla Lega coinvolti nell'affare della compravendita a prezzo gonfiato di un immobile a Cormano, nel Milanese, per la Lombardia Film Commission, società partecipata della Regione Lombardia.

Indagini su Lombardia Film Commission: resta in carcere Luca Sostegni

Il giudice per le indagini preliminari di Milano Giulio Fanales ha convalidato il fermo eseguito dai militari della guardia di finanza di Milano la scorsa settimana. Secondo gli inquirenti, Sostegni stava per scappare in Brasile. Il gip ha disposto la custodia cautelare come richiesto dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pubblico ministero Stefano Civardi. Per il giudice sussiste il pericolo di reiterazione del reato di peculato.

Sostegni è accusato anche di estorsione nei confronti di tre commercialisti – Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, ex tesorieri della Lega in Parlamento, e Michele Scillieri, nel cui studio è stata registrata la lista "Lega per Salvini Premier", tutti indagati nell'inchiesta – a cui avrebbe chiesto 50mila euro in cambio del suo silenzio.

Nei bagagli i finanzieri hanno trovato un appunto sui soldi presi

Stando quanto si legge nell'ordinanza del gip, quando è stato fermato dalla guardia di finanza nei bagagli di Sostegni, "custoditi" in un hotel a Milano, sono stati trovati, oltre ai biglietti per bus e aereo con cui voleva scappare in Brasile, "un appunto manoscritto" con alcune annotazioni sui soldi che, secondo l'accusa, avrebbe ottenuto in cambio del suo silenzio. "25.000 (5.000) – mercoledì 15 Euro 7.000 – rimanenza 18.000 – a partire dal 20 settembre ogni 20 gg circa", è l'annotazione di Sostegni, ora acquisita dagli inquirenti.

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