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Cremona, uccise a coltellate la figlia di due anni: Kouao Jacob Danho condannato all’ergastolo

È stato condannato all’ergastolo Kouao Jacob Danho, l’uomo di origini ivoriane che il 22 giugno del 2019 uccise a coltellate la figlia Gloria di appena due anni. I giudici della Corte d’Assise hanno accolto la richiesta del pubblico ministero, respingendo però l’aggravante della premeditazione.
A cura di Filippo M. Capra
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Kouao Jacob Danho e la figlia Gloria
Kouao Jacob Danho e la figlia Gloria

Kouao Jacob Danho, l'uomo che nel giugno del 2019 ha ucciso la figlia di due anni, Gloria, a coltellate, è stato condannato all'ergastolo. La sentenza emessa dalla Corte d'Assise ha accolto la richiesta di condanna formulata dal pubblico ministero Vitina Pinto. Danho è stato ritenuto responsabile di omicidio volontario, nonostante i giudici non abbiano riconosciuto l'aggravante della premeditazione, come invece richiesto dal pm.

Uccise la figlia di due anni a coltellate, condannato all'ergastolo

Il corpo della piccola Gloria venne ritrovato nell'appartamento in via Massarotti a Cremona la sera del 22 giugno di due anni fa. Secondo quanto ricostruito dall'indagine della Procura, Danho ha commesso il grave delitto per vendetta, con l'intento di far pagare all'ex compagna, Isabelle, la decisione di lasciarlo. Il cadavere della piccola era stato ritrovato in una pozza di sangue creatasi a seguito delle numerose coltellate ricevute dal padre. A sua volta, Danho, cittadino ivoriano, era rimasto gravemente ferito da una coltellata ed era stato trovato accanto al corpo della figlia. Solo successivamente si era scoperto che l'uomo aveva cercato di suicidarsi dopo aver commesso l'omicidio. Sotto choc la madre della figlia, a cui il giudice ha riconosciuto una provvisionale di centomila euro dopo la sua costituzione in parte civile, che si era già separata dall'uomo. La bimba, infatti, non viveva nell'appartamento di Danho, trasferitosi da appena un mese nella nuova abitazione. L'uomo, dopo essere stato ricoverato per le gravi ferite riportate all'ospedale Maggiore di Cremona, era stato tratto in arresto in attesa del processo, la cui sentenza è arrivata nella mattinata di oggi.

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