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Mestre. Si allena in apnea, studente 19enne muore annegato in piscina

Pietro Passarella avrebbe accusato un malore mentre nuotava nella piscina locale. Trasferito d’urgenza all’ospedale ‘Dell’Angelo’ è stato dichiarato morto domenica: nella notte gli sono stati espiantati gli organi. “Era un ragazzo dotato di una grande profondità e generosità” dice la madre.
A cura di Biagio Chiariello
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È quasi annegato dopo aver accusato un malore mentre stava nuotando. I bagnini sono riusciti a rianimarlo provvisoriamente e un'ambulanza lo ha portato all'ospedale, ma qui il giorno successivo il suo cuore ha smesso di battere. Pietro Passarella è morto così. La tragedia ha avuto luogo nella la piscina di via Ciorconvallazione a Mestre: lo studente universitario di 19 anni, originario di Rovereto (Trento) e residente a Mestre, è deceduto all'Ospedale dell'Angelo dopo essersi sentito male sabato pomeriggio in piscina. Si stava allenando facendo apnea a fondo vasca quando i bagnini in servizio si sono accorti che non respirava più. Si sono tuffati e lo hanno portato in salvo, iniziando le manovre di rianimazione, utilizzando anche il defibrillatore. Gli operatori del Suem hanno poi continuato con le pratiche ma la situazione era già drammatico. Pietro è stato portato all'Angelo dove, il giorno successivo, è deceduto.

Chi era Pietro Passarella

Pietro, che avrebbe compito 20 anni il prossimo 21 maggio, era un ragazzo molto sportivo, aveva praticato per molto tempo judo, e sarebbe divenuto a breve cintura nera. Aveva iniziato a nuotare ad appena 4 anni. Il giovane viveva con la fidanzata a Mestre e studiava a Padova. Suonava anche il pianoforte e il basso elettrico. “Quello che mi piaceva di lui – ammette il padre a L’Adige – era la voglia di fare sempre qualcosa di nuovo, era curioso e brillante”. Pietro era iscritto anche nei registri dell’Associazione midollo osseo; i suoi organi saranno donati. “Era un ragazzo dotato di una grande profondità e generosità” aggiunge la madre.

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