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Matteo Salvini: “Incontrerò il papa”. Il Vaticano smentisce incontri ufficiali

Matteo Salvini ha dichiarato in un’intervista che incontrerà il Papa questa settimana. Il portavoce della Santa Sede ha smentito appuntamenti ufficiali, dunque l’unica occasione possibile sarà all’aeroporto prima della partenza di Papa Francesco per Ginevra. Nota la diversità di visioni fra i due sul tema dei migranti.
A cura di Giorgio Tabani
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"Il Papa? Probabilmente avrò l'onore di incontrarlo questa settimana, è motivo di gioia". Questa la dichiarazione del vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini ai microfoni dell'emittente privata Telelombardia. Dalla Santa Sede, però, il direttore della sala stampa, Greg Burke, risponde con un chiaro "non c'è niente". Nulla di ufficiale appare nell'agenda di Papa Francesco. Salvini non ha precisato i dettagli dell'incontro, ma di sicuro non potrà trattarsi di un vero e proprio appuntamento, visto che il protocollo prevede che questo possa avvenire solo dopo un'udienza del capo del governo, Giuseppe Conte. L'unica occasione possibile potrebbe profilarsi a Fiumicino giovedì, quando il Pontefice partirà per Ginevra. Ogni volta che il Papa lascia l'Italia per un viaggio apostolico, il protocollo prevede infatti il saluto di un rappresentante del governo, oltre a un telegramma di congedo da parte del presidente della Repubblica.

"Con la Chiesa ho personalmente buone e riservate relazioni", aveva fatto sapere Salvini, che durante la campagna elettorale aveva anche giurato sul Vangelo, tenendo anche un rosario in mano. Appena quattro giorni fa c'è stato un incontro con un importante esponente della gerarchia cattolica,  il cardinale americano Raymond Leo Burke, uno dei più grandi oppositori di Bergoglio. Così mentre il papa chiedeva di "non lasciare in balìa delle onde chi lascia la sua terra affamato di pane e di giustizia", il neo ministro dell'Interno stringeva la mano sorridente all'ultratradizionalista Burke, ammiratore di Trump e sostenitore di una linea più dura verso i migranti: "Dobbiamo sapere chi sono e quanti possiamo realisticamente accettare". E d'altronde Salvini aveva attaccato duramente papa Francesco proprio sulla questione migranti, elogiando due anni fa a Pontida una maglietta distribuita ai gazebo con la scritta "il mio Papa è Benedetto". La sua dichiarazione era stata: "Il mio papa è Benedetto. Io ricordo le parole di Benedetto XVI alla giornata dei migranti 2012: ha detto che prima del diritto di emigrare va riaffermato il diritto a non migrare".

Un primo riavvicinamento col papa il leader della Lega l'ha tentato domenica scorsa sul tema della famiglia, quando ha dichiarato a un comizio: "Ieri il papa ha detto una cosa rivoluzionaria, cioè che la famiglia è fondata dall'unione di un uomo e una donna, ringrazio sua santità Papa Francesco che ha ribadito quello che è giusto. I bambini hanno bisogno di una mamma e di un papà". Nella stessa intervista a Telelombardia in cui ha annunciato l'incontro, Salvini è apparso poi molto più diplomatico che in passato sui migranti e il Papa: "Parla del bene supremo, di tutti. Noi che siamo più piccoli e molto più legati ai problemi terreni, ai rifugiati garantiamo il necessario. Ma a coloro che non scappano dalla guerra e pensano che in Italia ci sia casa e lavoro per tutti ci permettiamo di dire, come fanno i francesi, gli spagnoli, gli austriaci, che non ce la facciamo ad aiutare tutti".

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