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Marò, il governatore del Kerala al premier indiano: “Non liberateli”

Oommen Chandy ha chiesto al primo ministro di non cedere alle pressioni internazionali che chiedono il rilascio di Latorre e Girone. De Mistura: “Italia determinata a portarli a casa”.
A cura di S. P.
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I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in India da più di due anni, non devono essere rilasciati. A chiederlo è il governatore del Kerala Oommen Chandy che così si è rivolto al primo ministro indiano Manmohan Singh. Ha chiesto al premier indiano di non cedere alle pressioni internazionali che chiedono il rilascio dei due militari italiani accusati dell’omicidio di due pescatori.  “L’incidente avvenuto quando due pescatori indiani sono stati uccisi da questi due marinai italiani è stato orribile e la gente del Kerala è interessata all’andamento del processo. Ogni decisione di piegarsi alle pressioni internazionali sarebbe umiliante per le leggi del nostro paese”, è quanto ha scritto Chandy in una lettera indirizzata a Singh, secondo quanto ha riportato l’agenzia indiana IANS.

“Ringraziare i marò per come compiono il loro dovere” – La richiesta del governatore del Kerala di non liberare i due marò neppure sotto la pressione delle Nazioni Unite ha fatto seguito ad alcune notizie secondo cui il presidente dell’Assemblea Generale dell’Onu, John W. Ashe, si sarebbe recato a New Delhi su richiesta dell’Italia. Intanto, a fianco di Latorre e Girone, in questi giorni c’è l’inviato speciale del Governo Staffan De Mistura che ieri, in collegamento dall’India, ha detto che i marò stanno bene e che l’Italia è sempre più determinata a riportarli a casa. “I nostri militari – ha sottolineato De Mistura – sono innanzitutto militari e sono orgogliosi di onorare la Patria sempre. E noi non possiamo che ringraziarli per come continuano a compiere il proprio dovere”.

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