182 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Manifesta”, Biennale di Zurigo: 80000 kg di feci umane divengono opera d’arte monumentale

L’undicesima edizione di “Manifesta”, Biennale di Zurigo è incredibile, dall’atteso ritorno di Cattelan ad una monumentale installazione realizzata con 80 tonnellate di feci umane.
A cura di Redazione Cultura
182 CONDIVISIONI
Dalla pagina Facebook di "Manifesta 11", l'artista Mike Bouche davanti alla sua installazione.
Dalla pagina Facebook di "Manifesta 11", l'artista Mike Bouche davanti alla sua installazione.

A Zurigo si è appena inaugurata l'XI edizione della biennale "Manifesta", a cura di Christian Jankowski, evento attesissimo nel mondo dell'arte per l'atteso ritorno di Maurizio Cattelan, con una fotografia e performance sul lago di un atleta in carrozzella, ed ancora l'esordio della cinquantaduenne Angela Vanini, pittrice che vive in Germania da 35 anni, ma sopratutto per la spiazzante installazione di Bouchet, fatta di escrementi umani. Tra le partecipazioni spicca anche Michel Houellebecq in qualità di artista visivo, con una serie di opere focalizzate a far cadere l'attenzione dei visitatori sul proprio stato di salute. Passando per l’Helmhaussi possono anche ammirare due opere di da Evgeny Antufiev e Santiago Sierra.

Dalla pagina Facebook di "Manifesta 11", l'artista americano Mike Bouche con l'ingegnere Philipp Sigg.
Dalla pagina Facebook di "Manifesta 11", l'artista americano Mike Bouche con l'ingegnere Philipp Sigg.

La monumentale installazione fatta di feci umane e firmata Mike Bouchet diviene qualcosa di memorabile: "The Zurich Load" è il titolo dell'opera, che ha richiesto una faticosa fase di realizzazione, infatti 80mila chilogrammi di feci umane, grazie ai volontari ‘defecatori', proprio gli abitanti della Svizzera, sono state trattate e poste in una sala sigillata, all'uscita della quale sono stati forniti deodoranti ai visitatori.

"The Zurich Load" è un'installazione spiazzante sia visivamente, sia per il complesso procedimento di realizzazione, a cui ha contribuito Philipp Sigg, ingegnere dell'impianti di depurazione Werdhölzli. L'artista americano Mike Bouche ha potuto trasformare i rifiuti umani degli abitanti di Zurigo in cooperazione con l'impianto Werdhölzli, specializzato nel trattamento delle acque reflue. Il dato interessante è che 80 tonnellate corrispondono ad un giorno intero di produzione di acque reflue in città. Forse è proprio questa informazione a rivelare il sottile significato artistico della sua installazione.

182 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views