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M5S: “Dopo Mafia Capitale, arriva Migrantopoli. Alfano si dimetta subito”

Il Movimento 5 Stelle si scaglia contro la classe politica che gestisce il “business dell’immigrazione” e chiede le dimissioni del ministro Angelino Alfano: “I centri di accoglienza sono una gallina dalle uova d’oro per chi li gestisce. Tutti sanno dove nasce il malaffare ma nessuno fa niente”.
A cura di Charlotte Matteini
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Commentando l'operazione portata a termine dall'Antimafia di Catanzaro – che ha portato all'arresto di 68 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegali di armi, malversazione ai danni dello Stato, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture per la gestione del centro di accoglienza più grande d'Europa, il Cara di Isola di Capo Rizzuto, che si sospetta essere "governato" da una cosca della ‘ndrangheta, il clan Arena – il Movimento 5 Stelle si scaglia contro il governo e contro l'attuale ministro degli Esteri ed ex titolare del Viminale Angelino Alfano, chiedendone le immediate dimissioni: "Dopo Mafia Capitale, adesso la ‘ndrangheta. Il MoVimento 5 Stelle nel 2014, dopo una visita al Cara di Crotone dell’europarlamentare Laura Ferrara, aveva denunciato in un esposto il malaffare nella gestione del centro più grande d’Europa. L’operazione della Dda di Catanzaro, che ha portato in carcere 68 persone, conferma i nostri dubbi. In Italia la chiamano ospitalità e invece è solo business. Il profitto delle cooperative si fonda su questa addizione: più la burocrazia è lenta, più immigrati arrivano sulle coste italiane, maggiori sono i profitti. Migrantopoli è una realtà che deve essere smantellata al più presto", si legge nel post pubblicato sul Blog di Beppe Grillo a nome del Movimento 5 Stelle.

"I centri di accoglienza sono una gallina dalle uova d'oro per chi li gestisce. l contratti di assegnazione di appalti e subappalti, possono andare in deroga e non sempre prevedono un bando pubblico. La trasparenza non esiste. Come già dimostrato in passato con gli scandali dei Cie di Lampedusa e Roma, le cooperative hanno mani libere, a volte anche a detrimento dei più elementari diritti umani. Il 26 ottobre 2014 Laura Ferrara ha visitato il Cara di Sant'Anna di Crotone per verificare di persona le condizioni di vita degli ospiti e la corretta gestione dei fondi europei. Ha trovato container sovraffollati, mancanza di igiene, i bagni una latrina, l'acqua dei pochi rubinetti che funzionavano sgorgava fredda. Eppure l'associazione che la gestisce – Confederazione nazionale delle Misericordie – per anni ha usufruito di milioni di euro dallo Stato italiano", prosegue il Movimento 5 Stelle.

"Laura Ferrara ha scritto un esposto al prefetto di Crotone, ministro Alfano, Presidente giunta Regione Calabria, Sindaco di Isola Capo Rizzuto, procura di Catanzaro, questura e guardia di finanza di Crotone. Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto chi fornisce e controlla i beni erogati dall'ente gestore, come avviene la selezione dei fornitori, di avere accesso ai bilanci e le informazioni sulla gara d'appalto per la costruzione dei nuovi alloggi sostitutivi dei container. In una sola parola, trasparenza. Abbiamo scoperto che il Ministero dell'Interno ha misteriosamente avocato a se tutti i documenti nonostante la convenzione siglata con la cooperativa stabilisca diversamente. Perché? Cosa voleva nascondere l’allora Ministro Alfano? Nell'opacità nascono i piccoli e grandi affari, così come denunciato da una giornalista.

Oltre a gestire il centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto
, la confraternita della Misericordia ha nel 2014 vinto anche l'appalto di quello di Lampedusa. Vogliamo vederci chiaro anche lì. Trasparenza ma anche nuove regole. L’Europa non può lavarsi le mani se i propri fondi vanno ad arricchire le mafie. Il Regolamento di Dublino impone all'Italia di trattenere i rifugiati sul proprio territorio anche quando vogliono raggiungere i loro parenti in altri Paesi europei. Questa è la trappola in cui nasce il business dell'immigrazione. Bisogna prosciugare i pozzi di questo business, ecco perché al Parlamento europeo abbiamo presentato una proposta di riforma del Regolamento di Dublino.

Tutti sanno dove nasce il malaffare ma nessuno fa niente, anzi con certi loschi figuri (Leonardo Sacco, presidente della sezione calabrese della Confraternita che gestisce il Cara di Crotone) si fa la gara dei selfie: Berlusconi, Renzi, Alfano. Il caso delle foto con Sacco ci mostra che la politica italiana o cambia o muore. Tutti i partiti che hanno governato hanno avuto a che fare con questo personaggio. Esattamente come con Buzzi per Mafia Capitale. Dal Cara di Mineo a Crotone passando per la malagestione di Lampedusa… guarda caso, sempre tutti amici del Ministro Alfano. Alfano, la misura è colma: dimissioni subito!".

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