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Gentiloni ha giurato al Quirinale: è il nuovo presidente del Consiglio

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato l'incarico al ministro degli Esteri per formare il nuovo esecutivo per uscire dalla crisi di governo. "Priorità: aiuti alle popolazioni terremotate e legge elettorale". L'opposizione però non ci sta.

In evidenza

Governo Gentiloni, oggi la fiducia alla Camera

"Ci mettiamo subito al lavoro sui problemi del paese". Sono state queste le prime parole pronunciate da Paolo Gentiloni, il Presidente del Consiglio che ieri, dopo il giuramento al Quirinale e il passaggio di consegne ufficiale da parte del suo predecessore Matteo Renzi, oggi è atteso per la fiducia alla Camera, dove dovrebbe avere numeri rassicuranti. Al Senato – dove dovrebbe presentarsi domani – potrebbe fargli mancare il suo appoggio Denis Verdini, che già ieri aveva annunciato la sua disapprovazione a un esecutivo che non contenesse una "rappresentanza" di uomini di Ala.

Diciotto i ministri del governo Gentiloni, con 5 new entry e la riconferma di tutti gli uscenti tranne il ministro Stefania Giannini (all'istruzione con Renzi) e Maria Elena Boschi – che diventa sottosegretario alla presidenza del consiglio. Ci sono poi Minniti agli Interni, Alfano agli Esteri, Padoan confermato all'economia, così come Orlando alla Giustizia e Pinotti alla Difesa. All'ambiente opererà Galletti, Lorenzin alla Sanità, quindi alla Scuola Fedeli, ai Rapporti col Parlamento Anna Finocchiaro, al Lavoro Giuliano Poletti, alla Pubblica Amministrazione Madia. Gli altri saranno Delrio ai trasporti, Martina all'agricoltura, Franceschini alla cultura, Costa agli affari regionali, Lotti allo sport e De Vincenti alla Coesione.

A cura di Davide Falcioni
20:12

D'Alema: "Se risposta è spostare Alfano a Esteri, a prossime elezioni travolti da ondata"

Massimo D'Alema ospite a Otto e Mezzo

"Se la risposta all'esito del referendum, e al voto contrario dei giovani, è quella di spostare Alfano agli esteri per far posto a Minniti, allora abbiamo già perso 4 o 5 punti percentuali, e alle prossime elezioni sarà un'ondata". Così Massimo D'Alema ha commentato all'Ansa il nuovo Governo Gentiloni.

A cura di Claudia Torrisi
20:07

Gentiloni ha giurato al Quirinale

Il neo incaricato presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha prestato giuramento al Quirinale. A seguire, stanno giurando tutti i ministri.

A cura di Claudia Torrisi
20:03

Bersani: "Sì alla fiducia, ma ci devono convincere"

bersani-pensa2013-infophoto

"Siamo responsabili, la fiducia la mettiamo, poi i singoli provvedimenti mi devono convincere". Lo ha detto Pier Lugi Bersani", intervistato da SkyTg24

A cura di Claudia Torrisi
19:46

Meloni: "Governo Gentiloni identico al precedente, sputano in faccia agli italiani"

A cura di Claudia Torrisi
19:45

Di Maio: "Boschi, Lotti e Alfano promossi. Squadra che perde non si cambia"

A cura di Claudia Torrisi
18:47

Governo Gentiloni, la lista dei ministri

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Il Presidente del Consiglio incaricato Paolo Gentiloni ha reso nota la lista dei componenti del nuovo Governo:

Interno: Minniti

Esteri: Alfano

Economia: Padoan

Giustizia: Orlando

Difesa: Pinotti

Ambiente: Galletti

Sviluppo Economico: Calenda

Sanità: Lorenzin

Scuola: Fedeli

Rapporti col Parlamento: Finocchiaro

Lavoro: Poletti

Pubblica Amministrazione: Madia

Trasporti: Delrio

Agricoltura: Martina

Cultura: Franceschini

Affari Regionali: Costa

Coesione: De Vincenti

Sport: Lotti

Sottosegretario Presidenza del Consiglio: Boschi

Il Presidente del Consiglio incaricato, Gentiloni, annuncia i Ministri del nuovo Governo

A cura di Adriano Biondi
18:22

Renzi: "Buon lavoro a Gentiloni e al governo. Viva l'Italia"

Palazzo Chigi - Conferenza Matteo Renzi dopo i risultati del referendum costituzionale

A cura di Claudia Torrisi
18:15

Verdini: "Non voteremo la fiducia senza rappresentanza. No a governo fotocopia"

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"Non voteremo la fiducia a un governo che ci pare al momento intenzionato a mantenere uno status quo, che più dignitosamente sarebbe stato comprensibile con un governo Renzi-bis". A dirlo in una nota, sono Denis Verdini e Enrico Zanetti.

"In questi giorni – prosegue la nota – abbiamo rappresentato al Presidente della Repubblica e successivamente al Presidente del Consiglio incaricato la nostra disponibilità e il nostro senso di responsabilità: siamo convinti che il Paese abbia bisogno di un governo nella pienezza delle sue funzioni, sufficientemente forte per far fronte alle immediate emergenze economiche ed internazionali legate al ruolo del nostro Paese, e alla imprescindibile necessità di una legge elettorale che, a nostro avviso, non può che essere il frutto del lavoro del Parlamento della Repubblica e che doveva e deve assicurare il giusto equilibrio tra rappresentanza e governabilità, senza rinunciare, in nome di pasticciate maggioranze, a quest'ultimo principio". I leader Ala-Scelta Civica rimarcano che "di tutto ciò non abbiamo avuto dal presidente del Consiglio incaricato alcun riscontro: al contrario apprendiamo la seria possibilità che venga varato un governo ‘fotocopia', senza alcun approfondimento sulle questioni in campo". Di conseguenza, "in coerenza con un'azione che in questi ultimi diciassette mesi ha assicurato al Paese la governabilità e la realizzazione di importanti provvedimenti senza alcuna contropartita, non voteremo la fiducia a un governo che ci pare al momento intenzionato a mantenere uno status quo, che più dignitosamente sarebbe stato comprensibile con un governo Renzi-bis".

A cura di Claudia Torrisi
15:27

Gentiloni accetta l'incarico, alle 17 e 30 al Quirinale con lista ministri

Quirinale - Paolo Gentiloni è il Presidente del Consiglio incaricato

Paolo Gentiloni accetta l'incarico. Terminate le consultazioni con le forze politiche, l'ex ministro degli Esteri si recherà alle 17 e 30 al Quirinale, dove consegnerà al presidente della Repubblica la lista dei ministri. Entro la serata di oggi, dunque, potrebbe esserci il nuovo governo, con il voto di fiducia entro dopodomani.

"Ho chiesto di essere ricevuto al presidente della Repubblica per riferirgli del lavoro fatto sul mandato che mi ha conferito, salirò al Quirinale alle 17.30″, ha detto incaricato Gentiloni, ringraziando "tutti i gruppi: chi mi ha assicurato sostegno e chi sarà all'opposizione". "Ho cercato di conciliare – ha aggiunto – l'esigenza di tempi molto stretti che era molto chiara nelle parole del presidente Mattarella e nella esigenza del Paese con la necessità di ascoltare le forze parlamentari, le loro idee e le loro proposte. Rispetto chi ha preannunciato il sostegno al governo e chi ha preannunciato un atteggiamento di opposizione".

Gentiloni ha incontrato le delegazioni dei partiti, con l'eccezione del Movimento 5 stelle e della Lega Nord, che, regolarmente convocati, hanno diseratato i colloqui. "Non parteciperemo a votazioni per fiducia non fiducia" a un "Governo imbarazzante e vergognoso", ha detto il leader del Carroccio Matteo Salvini, in conferenza stampa a via Bellerio dopo la riunione del Consiglio federale della Lega. Beppe Grillo, invece, ha annunciato che il 24 gennaio (data dell'udienza della Consulta sull'Italicum) i cinque stelle scenderanno in piazza.

L'incarico a Gentiloni è arrivato dal Quirinale nella giornata di ieri. L'ex ministro aveva accettato con riserva, esprimendo la volontà di "facilitare il percorso delle forze parlamentari per definire le nuove regole elettorali".

A cura di Claudia Torrisi
15:05

Grillo: "Scenderemo in piazza per difendere la democrazia"

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Il capo politico del MoVimento 5 Stelle annuncia un flash mob per la difesa della democrazia, con un post sul suo blog nel quale spiega:

Queste che vanno avanti in queste ore non sono consultazioni, ma un'invasione degli ultracorpi: potrebbero anche non finire mai i primi ministri già pronti nel paradiso sotterraneo delle banche. Noi abbiamo deciso di non partecipare a questa sceneggiata.

Non importa quali e quanti avatar usa e getta potranno occupare la posizione di primi ministri attraverso manovre di palazzo; ciò che a noi importa è la sovranità popolare che vogliamo difendere. Il palazzo non vuole prendere atto del no di 20 milioni di italiani e quindi noi da quel palazzo siamo pronti a uscire per andare ad ascoltare le ragioni dei cittadini, di quelle dei partiti non ci interessa nulla.

I parlamentari 5 Stelle usciranno da quella fabbrica di prestanome della democrazia e compariranno in una città del Paese. La voce del popolo inascoltato ci esorta a prendere fisicamente posizione al fianco degli italiani traditi.

Loro continuino con le loro consultazioni, con i loro riti tristi, triti e ritriti, con le loro sceneggiate. Continuino pure con la loro invasione di ultracorpi, noi compariremo in una piazza d'Italia e terremo lì una seduta parlamentare: sarà un Flash Mob per la Democrazia dove a parlare e ad essere ascoltati saranno i cittadini.

Entro il 24 gennaio organizzeremo una grande manifestazione per la dignità dei cittadini. Domani partirà il countdown. È ora di applicare l'articolo 1 della Costituzione che abbiamo difeso: la sovranità appartiene al popolo!

A cura di Adriano Biondi
12:21

Movimento 5 Stelle e Lega rifiutano l'incontro con Gentiloni: "Governo illegittimo"

Gentiloni

"Il 4 dicembre il Popolo ha detto ‘basta, vogliamo decidere noi' e loro che fanno? Mettono a Palazzo Chigi un Conte, il Conte Paolo. Poi si meravigliano se presto o tardi alzeremo le barricate". Nel giorno delle consultazioni tra il presidente del Consiglio incaricato Paolo Gentiloni e le varie forze parlamentari, il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord fanno sapere che non si presenteranno all'incontro previsto, in calendario alle 12 circa di lunedì 12 dicembre. "Siamo stati convocati ma non andiamo. Non abbiamo nulla da darci. È un gioco di palazzo a cui noi non partecipiamo", hanno dichiarato gli esponenti del M5S, motivando la diserzione. Dello stesso avviso anche il segretario del Carroccio Matteo Salvini, che ha ribadito di non riconoscere alcuna legittimità al governo in formazione: "Non riconosciamo alcuna legittimità a Gentiloni e al suo governo. Non abbiamo tempo da perdere in inutili consultazioni. L'unica risposta che vogliamo ascoltare è la fissazione della data per le elezioni politiche". "Parliamo di mobilitazione, non di collaborazione. Non resteremo a guardare, non votiamo la fiducia a un governo fantoccio", è la posizione dei membri del direttorio M5S Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, ribadita a più riprese durante alcune interviste rilasciate nelle ultime ore.

A cura di Charlotte Matteini
12:00

Meloni (Fdi): "Gentiloni è un prestanome di Renzi, subito al voto"

meloni

Il primo gruppo parlamentare consultato dal presidente del Consiglio incaricato è quello di Fratelli d'Italia, rappresentato da Giorgia Meloni. La leader di Fdi all'uscita dall'incontro non ha nascosto la propria amarezza e ha chiaramente dichiarato di non sostenere la scelta effettuata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Siamo di fronte a un intollerabile gioco delle tre carte: Renzi irresponsabile, dopo aver ricattato il Paese ha messo al governo un suo prestanome. E' un governo che nasce senza fiducia degli italiani".

A cura di Charlotte Matteini
11:43

In corso le consultazioni: apre Fratelli d'Italia, si chiude alle 14 con il Pd

Quirinale - Paolo Gentiloni è il Presidente del Consiglio incaricato

In corso le consultazioni del presidente del Consiglio incaricato Paolo Gentiloni con i rappresentanti delle varie forze politiche presenti in Parlamento. Alle 10 è stata la volta di Fratelli d'Italia, successivamente il turno di Svp, Civici Innovatori, gruppo per le Autonomie, Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto, Area Popolare. Alle 11.45 è previsto l'incontro con la delegazione di Forza Italia, 12.30 Gal e, infine, alle 14 con il Partito Democratico. Lega Nord e Movimento 5 Stelle, invece, hanno deciso di non partecipare alle consultazioni, in segno di protesta.

A cura di Charlotte Matteini
07:04

Gentiloni nuovo premier, domani lista ministri. M5S e Lega disertano consultazioni

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Nella giornata di ieri, 11 dicembre, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l'incarico di formare il nuovo governo a Paolo Gentiloni. Quest'ultimo ha accettato con riserva. Il premier incaricato intende "facilitare il percorso delle forze parlamentari per definire le nuove regole elettorali". Il ministro degli esteri ha inoltre espresso il suo rispetto per la coerenza di Matteo Renzi e ha assicurato che "tra le priorità c'è la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto" e "i lavori parlamentari per definire le nuove regole elettorali".

I tempi per la formazione del nuovo esecutivo dovranno essere molto brevi. L'obiettivo è quello di avere un esecutivo pienamente in carica per il Consiglio europeo di giovedì 15 dicembre. Questo vuol dire che lista dei ministri da consegnare a Mattarella dovrà essere pronta entro domani e a seguire giuramento. Anche per questo motivo, le consultazioni sono iniziate già nel tardo pomeriggio di ieri:alle 18,30 nella sala del Cavaliere a Montecitorio, Gentiloni ha incontrato il gruppo misto di Montecitorio poi con quello del Senato. Poi Des, Scelta civica e Sinistra italiana.

Lunedì i colloqui con Forza Italia e Pd, mentre Lega e M5s hanno annunciato che diserteranno gli incontri."Non vogliamo legittimare questo governo neanche con un nostro No alla fiducia. Sicuramente resteremo fuori e stiamo valutando tempi e modi. Non abbiamo mai pensato a dimissioni di massa, ma non staremo con le mani in mano", ha dichiarato a Skytg24 la capogruppo M5S alla Camera, Giulia Grillo.

A cura di Biagio Chiariello
16:31

Gentiloni avvia subito le consultazioni alla Camera: "Scioglierò riserva al più presto"

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Ci saranno tempi brevissimi per sciogliere la riserva con cui Paolo Gentiloni ha accettato l'incarico di formare il nuovo governo dopo le dimissioni di Renzi. Il premier incaricato, dopo aver incontrato nel primo pomeriggio i presidenti di Senato e Camera, Grasso e Boldrini, infatti ha annunciato che già questa sera, a partire dalle 18, avvierà le consultazioni con i capigruppo parlamentari. I colloqui avverano nella sala del Cavaliere a Montecitorio, già allestita per l'occasione. Gentiloni dunque dovrebbe sciogliere la riserva entro lunedì, quando è previsto un incontro al Quirinale col Presidente Mattarella.

A cura di Antonio Palma
14:56

Di Maio: "Non staremo a guardare, vogliamo votare subito"

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È affidato a Luigi Di Maio il primo commento “ufficiale” del MoVimento 5 Stelle alla decisione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di affidare l’incarico di formare il nuovo Governo all’ex ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Così scrive il vicepresidente della Camera dei deputati in un post condiviso dal blog di Beppe Grillo:

C'è un Paese che vuole votare. I cittadini non vedono l'ora di cambiare l'Italia con il proprio voto. I partiti in queste ore stanno fabbricando l'ennesimo Governo in provetta per continuare a mantenersi i loro mega stipendi, le loro pensioni e i benefit.

Noi stiamo con il popolo italiano. Non con questa banda di voltagabbana.

Non staremo a guardare.

Di Maio ha poi rincarato la dose nel corso della sua trasmissione alla trasmissione di RaiTre "In Mezz'ora", parlando di "Governo fantoccio" e della necessità di "dire basta ai governi imposti dai partiti".

A quanto si apprende in queste ore, il M5s ha intenzione di intraprendere una serie di iniziative per protestare contro la scelta del Presidente della Repubblica. La stessa capogruppo alla Camera Grillo non ha escluso che i parlamentari del MoVimento si rifiutino di partecipare alla votazione della fiducia al Governo Gentiloni.

A cura di Adriano Biondi
13:17

Gentiloni ha ricevuto ufficialmente l'incarico di formare il Governo

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Il Quirinale conferma che il Capo dello Stato ha dato l'incarico a Gentiloni per la formazione del nuovo Governo. L'attuale ministro degli esteri ha parlato subito dopo: "Lavorerò nel solco tracciato da Mattarella e cercherò di accompagnare la maggioranza e l'opposizione per definire la nuova legge elettorale. Il Presidente uscente Matteo Renzi ha deciso con coerenza di non accettare il reincarico, una scelta che merita rispetto. Le opposizioni hanno scelto di non appoggiare un nuovo Governo, dunque non per scelta ma per necessità di muoveremo nel solco della stessa maggioranza. Ci muoveremo con responsabilità per completare l'agenda di Governo, tenendo fede agli impegni internazionali e a quelli interni, tra cui le misure per le popolazioni colpite dal terremoto".

A cura di Adriano Biondi
12:47

Di Maio cita Churchill (e Fortebraccio): "Un'auto vuota, c'è Gentiloni"

Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio commenta sprezzante la probabilissima nomina di Paolo Gentiloni alla Presidenza del Consiglio, citando Churchill (ma anche Fortebraccio, storico corsivista de L'Unità):

A cura di Adriano Biondi
12:45

Gentiloni è arrivato al Quirinale per ricevere l'incarico da Mattarella

A cura di Adriano Biondi
11:32

Salvini: "Gentiloni è la fotocopia sfigata e inutile di Renzi"

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Non si fa attendere il commento di Matteo Salvini all'imminente incarico per la formazione del nuovo Governo che sarà conferito a Paolo Gentiloni. Il leader della Lega Nord commenta caustico la decisione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, utilizzando i suoi profili social: "Incredibile. Domenica scorsa 32 milioni di italiani hanno votato per scegliere la loro Costituzione e la maggioranza ha bocciato Renzi. Oggi il PD, Mattarella e Napolitano si inventano il quarto Premier non eletto da nessuno, la fotocopia sfigata e inutile di Renzi. Questi ci prendono per il c..o! Noi non ci arrendiamo, daremo battaglia a questa cricca".

A cura di Adriano Biondi
09:38

Mattarella convoca Gentiloni al Colle: sarà il Presidente incaricato di formare il Governo

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella vedrà alle 12:30 di oggi l'attuale ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e gli assegnerà l'incarico per la formazione di un nuovo Governo. È questa la decisione presa dal Capo dello Stato al termine delle consultazioni e si tradurrà in un Governo politico sostenuto dalla stessa maggioranza su cui ha potuto contare il Governo Renzi negli ultimi mesi. Una scelta anticipata nel breve discorso tenuto ieri sera, che mira alla continuità con l'esecutivo Renzi in modo da "sbrigare gli affari urgenti sul piano interno e internazionale", "armonizzare la legge elettorale per Camera e Senato" e solo successivamente condurre il Paese alle urne. A quanto si apprende da fonti giornalistiche, Gentiloni avrebbe avuto il via libera anche da Matteo Renzi, dunque dovrebbe sciogliere la riserva in tempi piuttosto rapidi.

A cura di Adriano Biondi
20:02

Crisi di Governo, cosa succede adesso

Chiuse le consultazioni, c'è grande attesa per capire quale sarà la decisione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha potuto vagliare la disponibilità delle diverse forze politiche in campo, ma alla fine si è ritrovato a dover fare i conti con posizioni note da tempo: la non disponibilità delle opposizioni (Lega, M5S, Fdi) ad altre soluzioni che non siano il ritorno immediato alle urne, la proposta di Forza Italia di un Governo a guida Pd (senza Renzi), la "richiesta" del PD di un Governo delle larghe intese, la disponibilità dei centristi ad assecondare qualunque scelta "per il bene del Paese".

Dalle poche parole pronunciate al termine delle consultazioni, è possibile anticipare alcuni aspetti della scelta di Mattarella. Il Capo dello Stato ha ribadito la necessità di "un nuovo Governo in tempi brevi", dunque non ci sarà l'immediato ricorso al voto degli elettori; per Mattarella bisogna gestire alcune questioni urgenti, sia sul piano interno (Mps, terremoto, Milleproroghe), che internazionale (Consiglio Europeo e prossimo G8). Dunque, nelle prossime ore, forse già domani, verrà dato un mandato per la formazione di un nuovo Governo, sia pure di breve durata.

Già, ma a chi? E con quale maggioranza? Le due questioni sono legate, ma dipendono prima di tutto dalla scelta di Matteo Renzi, il quale non dovrebbe accettare l'incarico per un secondo esecutivo a sua guida. Considerando il no delle opposizioni alle larghe intese, il PD si ritroverà a dover accettare di sostenere un Governo "politico", con la stessa maggioranza attuale, in modo da mettere mano alla legge elettorale e portare il Paese a elezioni "a breve termine", a giugno o più probabilmente in autunno. Le parole del capogruppo al Senato Zanda sembrano confermare tale ipotesi.

A guidare un Governo di questo tipo dovrebbe essere uno fra Paolo Gentiloni e Graziano Delrio, mentre appare tramontata, date le condizioni attuali, la soluzione Grasso o quella Padoan, più legate a un sostegno ampio in Parlamento. L'esecutivo potrebbe entrare in carica già prima del Consiglio Europeo del 15 dicembre, considerando che si tratterebbe semplicemente di "sostituire" alcune caselle dell'attuale esecutivo: confermati quasi certamente Pier Carlo Padoan all'Economia, Alfano all'Interno e Calenda allo sviluppo economico, a lasciare saranno probabilmente i ministri Boschi, Madia, Giannini e lo stesso Delrio.

A cura di Adriano Biondi
18:28

Mattarella: "Serve Governo in tempi brevi, ma va cambiata legge elettorale"

Mattarella parla al termine delle consultazioni: "Il nostro Paese ha bisogno in tempi brevi di un Governo che affronti adempimenti, impegni e scadenze, di carattere interno e internazionale, tra cui il sostegno ai cittadini colpiti dal terremoto e l'avvio della ricostruzione. È emersa la necessità di armonizzare la legge elettorale, condizione indispensabile per lo svolgimento delle elezioni".

Il Presidente della Repubblica, dunque, prenderà il tempo necessario per valutare la situazione nell'ottica di chiudere la crisi di Governo apertasi dopo le dimissioni di Matteo Renzi. Dalle poche parole pronunciate traspare la decisione di assegnare in ogni caso un nuovo incarico di Governo, per mettere mano alla legge elettorale, chiudere alcune questioni urgenti e solo successivamente traghettare il Paese a nuove elezioni.

A cura di Adriano Biondi
18:18

Zanda (PD): "Governo di unità e poi subito al voto. Ma decida Mattarella"

zanda

Con la salita al Colle della delegazione del Partito Democratico, si conclude il terzo e ultimo giorno di consultazioni al Quirinale. A margine dell'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anticipato di circa mezz'ora rispetto all'iniziale tabella di marcia prevista dal calendario ufficiale, i rappresentanti del partito di maggioranza hanno avanzato nuovamente l'ipotesi di un governo di larghe intese con la collaborazione anche delle opposizioni e la massima partecipazione possibile, che però hanno rifiutato la proposta. "Abbiamo quindi assicurato al presidente Mattarella il totale sostegno a qualsiasi soluzione alla crisi di governo che riterrà più opportuna. Riteniamo però sia necessario andare al voto il prima possibile".

A cura di Charlotte Matteini
17:43

Movimento 5 Stelle: "Il referendum ha certificato il fallimento di Renzi, subito al voto"

consultazioni m5s

Il penultimo gruppo parlamentare a essere ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella è quello del Movimento 5 Stelle, con una delegazione composta dai capigruppo Giulia Grillo e Luigi Gaetti. A margine del colloquio con il capo dello Stato, il Movimento 5 Stelle ha dichiarato di essere assolutamente contrari a un governo di transizione e di optare per le elezioni anticipate il prima possibile. "Renzi, tutto il suo governo, e il Pd hanno fallito. Non è una nostra asserzione, ma un'affermazione certificata dal voto. Qualunque nuovo governo calato dall'alto non sarebbe legittimato a governare e, soprattutto, se in continuità con quello precedente, imporrebbe le stesse ricette economiche di lacrime e sangue", hanno spiegato i rappresentanti del M5S, sottolineando di aver fatto presente al presidente Mattarella la necessità di andare al voto quanto prima.

"Oggi in Italia abbiamo due leggi elettorali diverse che generano una paralisi istituzionale dolosa generata dalla irresponsabilità della classe politica guidata da Renzi e dal Pd. Per questo abbiamo chiesto di garantire il percorso istituzionale più rapido per andare al voto con la legge elettorale che sarà certificata dalla Corte costituzionale", concludono i capigruppo M5s.

A cura di Charlotte Matteini
16:59

Berlusconi al Quirinale: "Forza Italia non sosterrà mai un governo di larghe intese"

Berlusconi

Alle 16 del pomeriggio riprendono le consultazioni delle forze parlamentari al Quirinale, giunte al terzo e decisivo giorno al termine del quale il presidente della Repubblica probabilmente scioglierà la riserva a procederà a nominare il futuro presidente del Consiglio che andrà a sostituire il dimissionario Matteo Renzi. Questa volta è il turno di Forza Italia, che sale al Quirinale con una delegazione formata dai capigruppo Paolo Romano e Renato Brunetta, capitanata dal presidente del partito Silvio Berlusconi.

"Abbiamo illustrato a Mattarella quella che ci sembra l'unica strada possibile, l'approvazione in tempi rapidi di una nuova legge elettorale condivisa per poi consentire agli italiani di esprimersi con il voto. Dopo il voto dovrà riprendere il percorso costituente in termini finalmente condivisi. Cogliamo l'occasione per ribadire anche alla luce degli eventi di questi giorni la nostra considerazione per il senso di responsabilità istituzionale del presidente Mattarella e la fiducia nel suo ruolo di garante della vita democratica del Paese in questa fase delicata. Siamo pronti a discutere di legge elettorale, ma Forza Italia ribadisce che non appoggerà alcun governo e non è assolutamente disponibile a sostenere un governo di larga coalizione. Tocca al Partito Democratico esprimere e sostenere un governo per la parte restante della legislatura, che deve essere la più breve possibile", ha dichiarato il leader di Forza Italia a margine dell'incontro con il presidente della Repubblica.

A cura di Charlotte Matteini
16:13

Sel consegna a Mattarella la lettera di un cassaintegrato: "Tra poco sarò senza lavoro"

sergio_mattarella

Assunto dalla Sip nel 1991 e rimasto a lavorare per l'azienda nonostante le varie vicissitudini e cessioni di ramo d'azienda, ora Lucio Crisciulo, napoletano di 49 anni, dopo due anni di cassa integrazione rischia di rimanere definitivamente disoccupato e racconta con una lettera, consegnata dalla delegazione di Sel incontrata sabato mattina per le consultazioni parlamentari al Quirinale, la sua storia al presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

"Nel 1991 sono stato assunto alla SIP con contratto a tempo indeterminato, tutto sembrava andare per il meglio", racconta Lucio che, sull'entusiasmo di un futuro sereno, aveva anche acceso un mutuo per l'acquisto di una casa. Purtroppo, nel 2004, TELECOM, con una ‘cessione di ramo d’azienda', ha esternalizzato me ed altri 436 lavoratori immettendoci in una new co, chiamata MP Facilty. Il clima lavorativo è peggiorato di giorno in giorno, riducendo, con l’ausilio di una prima procedura di licenziamento, la forza lavoro da 436 unità a 220. Successivamente l’azienda è stata incorporata in una delle più grosse cooperative bolognesi (Manutencoop) ed i lavoratori vengono ridotti a 110. Ne consegue un periodo buio che vede approvare una prima trance di CIGS per un totale di due anni. Nel 2012 segue ‘una scissione d'azienda' e viene confermato un ulteriore periodo di CIGS. Attualmente ci sono stati concessi altri ed ultimi 10 mesi di CIGS, dopodichè seguirà, purtroppo, il licenziamento e noi lavoratori non saremo in grado di garantirci un minimo di vita dignitosa e io, non sarò nemmeno più in grado di sostenere le spese del mutuo", racconta Lucio, che prosegue spiegando le difficoltà che suo malgrado ha incontrato durante la sua vita professionale.

Nonostante le pene e l'amarezza, però, Lucio crede in quello Stato che pone il ‘Lavoro' come primo Articolo della sua Carta Costituzionale" ed è convinto che esistano "i presupposti necessari per ricostruire quel tessuto sociale ed economico di cui il Paese ed il mondo del Lavoro hanno bisogno" e proprio per questo motivo ha deciso di rivolgere l'accorato appello al presidente della Repubblica. "Per noi, la politica e le Istituzioni del Paese devono dare una risposta ai tanti, troppi Lucio che incontriamo ogni giorno sul territorio", hanno commentato i rappresentanti parlamentari di Sel.

A cura di Charlotte Matteini
14:58

Delegazione del Pd in riunione con Renzi a Palazzo Chigi

mattarella renzi

Una delegazione del Partito Democratico, composta dai capigruppo Ettore Rosato e Luigi Zanda, il vice segretario Lorenzo Guerini e il presidente dell'assemblea Pd, Matteo Orfini, è arrivata a palazzo Chigi per un colloquio pre-consultazioni con il presidente del Consiglio dimissionario Matteo Renzi.

A cura di Charlotte Matteini
13:01

Alfano (Ncd): “Governo di tutti o Renzi bis”

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“Abbiamo ribadito che siamo a favore di una comune responsabilità di tutte le forze volenterose che avranno un senso di appartenenza comune per formare un governo che affronti l'emergenza del disagio sociale, della povertà, della legge elettorale e della vicenda bancaria che corrisponde al tema del risparmio e dei conti correnti di tantissimi italiani. Questa è la strada e ci affidiamo al presidente della Repubblica. Qualora ci fosse un diniego da parte degli altri partiti, noi non saremmo contrari a un reincarico del presidente Matteo Renzi. Noi ci affidiamo al presidente della Repubblica”: è questo il senso del discorso che Angelino Alfano, presidente di Ncd e ministro dell'Interno, ha fatto ai giornalisti dopo le consultazioni con Mattarella. Per Alfano è necessaria “una chiusura rapida della crisi” e il nostro gruppo – ha spiegato – “è disponibile a non attendere” la sentenza della Consulta del 24 gennaio per cominciare a lavorare sulla modifica della legge elettorale. Con Alfano presenti i capigruppo a Camera e Senato, Maurizio Lupi e Laura Bianconi, e il coordinatore dei Centristi per l'Italia Gianpiero D'Alia.

A cura di Susanna Picone
12:12

Verdini (Ala-Scelta civica): “Sì governo per legge elettorale, anche Renzi bis”

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“Siamo pronti a dare il nostro sostegno per fare una nuova legge elettorale con il tipo di governo che il presidente Mattarella deciderà, anche un Renzi bis”, ha detto Denis Verdini con il capogruppo al Senato di Ala, Lucio Barani, dopo le consultazioni con Mattarella.

A cura di Susanna Picone
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