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La vita proibita di padre ‘Graziano’, il frate donnaiolo condannato per l’omicidio di una parrocchiana

Padre Gretien Alabi, detto padre ‘Graziano’ è accusato di aver ucciso Guerrina Piscaglia e di aver fatto sparire il corpo. Secondo la ricostruzione del tribunale che lo ha condannato a 25 anni, il religioso l’avrebbe strangolata per liberarsi di quella relazione diventata asfissiante.
A cura di Angela Marino
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La storia del delitto di Arezzo comincia nel lontano 2013 quando a Ca’ Raffaello, frazione di Badia Tedalda, comune toscano racchiuso tra paesi romagnoli. Nella piccola località a cinquanta chilometri dall'Adriatico la parrocchia è il fulcro di una vita sociale assai poco dinamica, dove, proprio in quell'anno a portare brio e una ventata di novità è l'arrivo di padre Gretien Alabi, 45enne congolese, che occupa la posizione di viceparroco. Padre ‘Graziano' come lo chiamano i fedeli, diventa intimo dei coniugi Alessandrini; Mirko e Guerrina. È proprio lei a legarsi di più al frate, scoprendo, a cinquant'anni suonati, di essere in preda a un'autentica passione per il sacerdote che, dal canto suo non fa molto per allontanarla, come è evidente dalla fittissima corrispondenza che i due si scambiano via sms. A padre Graziano, a dirla tutta, le donne piacciono e non poco. A Ca' Raffaello ha fama di essere un frate poco attento al celibato, come possono testimoniare le parrocchiane e perfino le suore della comunità.

Il depistaggio

Una sera Guerrina scompare nel nulla, gettando in allarme il figlio e il marito Mirko che si presenta ai carabinieri per sporgere denuncia di scomparsa. I giorni passano, ma della Florida cinquantenne di Ca' Raffaello non ci sono tracce e la preoccupazione per un'alzata di testa diventa panico: il terrore che le sia accaduto qualcosa di brutto. Gli inquirenti, infatti, poco dopo cominciano a indagare per omicidio e nella rosa dei sospetti finisce proprio padre Graziano. È un sms inviato dal cellulare di Guerrina a quello di un'amica a confermare quelli che fino ad allora erano semplici accertamenti:

Sono andata via per amore, non prendetevela con il prete

Si dà il caso che quando l'sms è stato inviato il cellulare di Guerrina agganciasse la stessa cella di quello di padre Graziano, che a questo punto viene sospettato anche di depistaggio.

Sul computer del frate le foto hot delle suore

Il suo computer viene sequestrato, ma invece di trovare indizi che aiutino a ricostruire il rapporto con quella donna i tecnici estraggono foto di donne nude, tra cui anche alcune suore. Mentre è indagato padre Gretien trova anche il tempo di frequentare una prostituta, finendo sulle pagine di cronaca come il frate hard. Stesso tenore hanno anche le conversazioni intercettate, che aiutano a ricostruire i molteplici flirt. In questa cornice boccaccesca si inserisce un delitto, l'omicidio di Guerrina Piscaglia, sul quale ormai i magistrati non hanno più dubbi, tanto che si va a processo. Il religioso sceglie i tre gradi di giudizio, mentre continua a negare di aver fatto del male a Guerrina, ancora una volta intorbidando le acque circa una presunta gravidanza della donna, ormai cinquantenne.

L'epilogo

Pur in mancanza della prova regina – il corpo della vittima -, il sacerdote viene comunque condannato in primo grado a 27 anni di reclusione per omicidio. Per la corte il delitto sarebbe avvenuto durante un furioso litigio nato dall'attaccamento eccessivo della donna per il frate, che per liberarsi di quella storia asfissiante l'avrebbe strangolata". In appello la condanna è stata ridotta di due anni.

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