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La famiglia di Yara Gambirasio vuole altri analisi, ma trova il no del pm

Scontro di pareri tra il consulente dei genitori di Yara, che chiedono altre analisi del dna per trovare l’assassino, e il pm Ruggeri secondo la quale “non sono necessarie”. Dice di fidarsi dei Ris, “i massimi esperti”, ma intanto il killer della piccola non ha ancora un nome.
A cura di Susanna Picone
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Scontro di pareri tra il consulente dei genitori di Yara, che chiedono altre analisi del dna per trovare l’assassino, e il pm Ruggeri secondo la quale “non sono necessarie”. Dice di fidarsi dei Ris, i massimi esperti, ma intanto il killer della piccola non ha ancora un nome.

Non sembra trovare soluzione il giallo dell’omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate Sopra uccisa ormai oltre un anno e mezzo fa, il 26 novembre del 2010. Quello di Yara è stato sin dall’inizio un caso che ha scatenato diverse polemiche riguardo l’operato delle indagini e che nelle ultime ore sembra aver addirittura portato ad uno scontro tra i familiari della ginnasta e il pubblico ministero Letizia Ruggeri. Il perché sarebbe da trovare nella richiesta, avvenuta da parte del genetista forense consulente della famiglia Gambirasio, di fare altri esami sul Dna del presunto assassino isolato sugli slip e sui leggings della vittima. La risposta del pm, a tale richiesta, è stata però negativa: ritiene che altri accertamenti non siano necessari.

La pista del Dna è sempre stata la privilegiata per trovare l’assassino di Yara, l’unica se si esclude la notizia di qualche giorno fa secondo la quale avevano deciso di scavare anche nella vita privata della ragazzina, parlando con i suoi amici e con quelli della sorella maggiore. Una pista, però, che comunque andava associata a quella genetica, che fino ad ora più volte ha promesso una svolta ma che nella realtà dei fatti non è mai arrivata. L’assassino di Yara Gambirasio, infatti, non ha ancora né un nome, né un volto. A complicare le cose c’è anche il tempo: ormai è conto alla rovescia dei giorni a disposizione dei pm per trovare chi ha ucciso Yara, se le indagini non porteranno a nulla nei prossimi sei mesi il caso sarà archiviato.

Non c'è dialogo con la Procura nonostante l'interesse sia comune – Secondo il genetista della famiglia Gambirasio però quelle ulteriori analisi potrebbero essere utili perché, secondo uno studio approfondito già depositato al pm, la base scientifica che ha portato a Gorno sarebbe debole. Lui stesso, Giorgio Portera, secondo quanto riporta il corriere.it, sarebbe rimasto sorpreso e rammaricato da questo no, anche perché non aveva richiesto indagini che costano decine di migliaia di euro ma solo “poche e semplici analisi”. Il suo interesse, afferma Portera, è lo stesso del pm: trovare l’assassino di Yara, ma secondo il genetista “non c’è dialogo con la procura”. La famiglia Gambirasio però spera ancora in un ripensamento, nonostante le parole del pm siano apparse piuttosto decise: “Mi fido dei Ris, loro sono i massimi esperti in materia e conoscono ogni aspetto di questa indagine”.

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