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“Kennedy cacciatore donnaiolo”, le lettere segrete della moglie Jackie

Le lettere tra Jackie Kennedy e il religioso Joseph Leonard ritrovate da una casa d’aste irlandese rappresentano una sorta di diario personale della first lady.
A cura di A. P.
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Le confessioni, gli sfoghi e le critiche severe nei confronti del marito, ma anche le passioni e le aspirazioni per la sua vita. È quello che si legge nelle lettere segrete di Jackie Kennedy, la moglie del presidente Usa John Fitzgerald Kennedy ucciso a Dallas nel 1963. Le missive, circa una trentina scritte dal 1950 al 1964, erano destinate al religioso Joseph Leonard conosciuto in una visita a Dublino e tra un mese saranno battute all'asta in Irlanda per un valore stimato di un milione e 600mila dollari. Le lettere rappresentavano per Jacqueline Kennedy una sorta si sfogo per quella vita che le riservava spiacevoli momenti soprattutto per la condotta non proprio fedele del marito. "Ama cacciare ma si annoia dopo aver conquistato una donna. E una volta sposato ha bisogno di provare che è ancora attraente, così flirta con altre donne ed è infastidito da te" spiega in una lettera Jackie Kennedy parlando del marito così simile a suo padre John Vernou Bouvier, che con il suo atteggiamento "ha quasi ucciso mia madre".

"Mi fa così bene scrivere e liberarmi dai pesi perché altrimenti non lo direi a nessuno" confessa la stessa Jackie in una delle lettere aprendosi liberamente rispetto al silenzio che le era imposto dal ruolo. "Questo mondo può essere molto affascinante dall'esterno, ma se ci si è dentro e sei solo potrebbe essere un inferno" scrive in un'altra lettera amara Jackie Kennedy, affermando di non immaginarsi come casalinga ma di vedersi tra coloro che decidono le sorti del mondo. La corrispondenza con il prete non si esaurì con la morte del marito ma solo con il decesso di padre Leonard nel 1964. Dopo la morte di John Fitzgerald Kennedy l'attenzione si sposta sulla religione con Jackie  che mette in discussione anche la sua fede. "Devo sforzarmi di pensare che esista un Dio" scrive, aggiungendo: "Dio deve proprio spiegarmi ciò che mi fa, se mai lo incontrerò".

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