Invalsi, come è andata la prova più temuta dagli studenti delle medie?

La "notte prima degli esami" è passata. Almeno per gli studenti delle medie (quelli delle superiori avranno ancora qualche tempo per prepararsi alla prova di maturità 2012) che in mattinata hanno dovuto affrontare il test messo a punto dall'Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema d'istruzione e formazione). L'esame è stato introdotto nel 2008 e serve a tracciare un quadro globale del livello di preparazione degli studenti che escono dalle medie. Prevede prove di italiano e matematica uguali per tutta Italia. E quest'anno, gli alunni impegnati in questo importante passo del percorso scolastico sono stati quasi 600 mila (583.869 per la precisione).

Ma come funziona il test Invalsi? I ragazzi hanno avuto a disposizione 150 minuti, 75 per ogni prova: prima lo scritto di italiano e, dopo una pausa di 15 minuti, si proceduto con la "bestia nera" di un po' tutti gli studenti: la matematica. Secondo il sondaggio di Skuola.net, il test di matematica, era considerato il più difficile da circa il 60% dei partecipanti alla ricerca. E i commenti degli alunni all'uscita delle scuole (l'esempio pratico è quello di un istituito ‘in' a Roma come la Luigi Settembrini) sembrano proprio dar ragione al sondaggio. "Matematica era difficile". "Bene" italiano, scivolato via senza troppi problemi. "Ci sarebbe servita la calcolatrice (che però era vietata) dice un altro studente. Gli fa eco un'altra giovane: "La fatica è stata parecchia: fare prima italiano e poi matematica stressa di piiù. Preferivamo l'ordine inverso. Così ti togli subito la materia più difficile e pesante. Scarichi la tensione".

Per quanto riguarda la prova d'Italiano, gli studenti si sono dovuti cimentare con tre testi. Un biglietto del treno Padova-Roma da cui estrapolare le informazioni di viaggio, un brano sulle energie alternative e uno scritto di Castellaneta che racconta la storia tragicomica di un inserzionista. A spopolare, però, è stato il biglietto del treno da cui i ragazzi dovevano trarre informazioni su orari e durata del viaggio. "Anche perchè- spiega a Dire.it Patrizio Salvetti, docente di musica della Settebrini – il biglietto era una foto, era di comprensione più immediata per dei ragazzi che vivono nella società delle immagini, mentre io come docente sono più rimasto colpito dal testo di Castellaneta". Secondo Salvetti anche il test di matematica "era fattibile nel suo complesso, le prove ci sono sembrate adeguate".

Ad ogni modo, il "trucco" per superare l'Invalsi c'era. Si chiama blocco C, ma i ragazzi che hanno sostenuto la prova all'esame di terza media non ne conoscevano l'esistenza. Eppure è proprio rispondendo alle domande di questa categoria che le possibilità di prendere un buono/ottimo voto aumentano. Domande che sono un po' diverse, rispetto alle altre: "sono quelle -spiega il docente alla Dire – in cui è richiesto un ragionamento diverso da parte del ragazzo, che prevedono una parte anche argomentata". Agli studenti, però, questo meccanismo è tenuto nascosto.

I punti del test e il blocco C. La correzione prevede l'assegnamento di 1 o 2 punti per risposta corretta, in base al tipo di quesito, e di 0 punti in caso di risposta errata o non pervenuta. Per italiano le domande del blocco C valgono fino a 4 punti, per matematica fino a 6. Per ottenere 10 allo scritto nazionale servono fra i 92 e i 100 punti totali. Anche rispondendo bene a tutte le domande facili e di media difficoltà si arriva solo fino a 90. È solo rispondendo anche ai quesiti difficili che si arriva al punteggio finale di 10/10. La votazione ottenuta farà media con le altre conseguite durante gli scritti, con quella che si riceverà per l'orale e con il giudizio di ammissione agli esami. Agli studenti più bravi che conseguono il top dei voti, la Commissione può assegnare all’unanimità la lode.