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Le parole di Boeing sul portellone scoppiato in volo: “Riconosciamo l’errore”

L’amministratore delegato dell’azienda che detto che collaborerà con la National Transportation Safety Board, l’agenzia federale che sta indagando sull’incidente del volo Boeing 737-9 Max dell’Alaska Airlines, per capire cosa è successo.
A cura di Valerio Berra
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L’azienda “riconosce l’errore”. Così Dave Calhoun, amministratore delegato della Boeing, ha commentato l’incidente che il 5 gennaio ha portato al distaccamento di un portellone di emergenza causando la depressurizzazione della cabina. Calhoun ha anche aggiunto: "Affronteremo l'errore al 100% e con completa trasparenza in ogni fase del processo". Ha poi assicurato che la Boeing collaborerà con National Transportation Safety Board, l'agenzia federale che sta indagando sull'incidente per capire le cause.

"Arriveranno ad una conclusione, la FAA, Federal Aviation Authority, ora deve occuparsi dei clienti delle compagnie aeree, vogliono che gli aerei tornino in servizio in sicurezza", ha dichiarato Calhoun. "Vogliono anche garantire che tutte le procedure siano messe in atto, le ispezioni, tutte le azioni di preparazione necessarie per fare in modo che ogni prossimo aereo che si alzerà in volo sia effettivamente sicuro e che questo evento non si verifichi mai più".

La dinamica dell'incidente

Tutto parte da un’uscita di emergenza che non doveva esserci. Il 5 gennaio un Boeing 737-9 Max della compagnia aerea Alaska Airlines è partito da Portland, in Oregon. Direzione aeroporto di Ontario, California. A pochi minuti dalla partenza un boato ha squarciato la fusoliera. Un portellone di emergenza nascosto ai passeggeri con dei pannelli si è staccato. L’areo è tornato subito all’aeroporto di partenza.

Nessuno, per puro caso, è rimasto ferito in modo grave. Il portellone è già stato ritrovato nel giardino di un insegnate di Portland. C’è anche un particolare curioso, soprattutto per la fisica. Tra gli oggetti caduti dall’aereo c’era anche un iPhone. Anche questo è stato ritrovato a terra. Lo smartphone era integro, nonostante avesse fatto un volo da oltre 5.000 metri d’altezza.

Il portellone di emergenza sul Boeing 737-9 Max era coperto da una specie di tappo. Una serie di pannelli che servivano a nasconderlo. Il portellone infatti faceva parte della dotazione standard di questo modello, ma Alaska Airlines aveva richiesto di modificare l’allestimento. Per questo il portellone era stato coperto con dei pannelli e davanti erano stati posizionati dei sedili.

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