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Dopo l’acquisto di Twitter, Elon Musk ha ceduto 4,4 milioni di azioni Tesla

Una volta resi noti i numeri da parte della SEC, l’imprenditore ha poi commentato su Twitter che non ci saranno “più vendite di azioni Tesla previste dopo oggi”.
A cura di Lorena Rao
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Due giorni dopo la conclusione dell'affaire Twitter, Elon Musk ha deciso di cedere 4,4 milioni di azioni di Tesla, l'azienda automobilistica di cui è CEO, assieme a SpaceX, Neuralink e The Boring Company. In base a quanto riportato dai documenti della US Securities and Exchange Commission (SEC), ogni azione venduta dall'imprenditore multimiliardario aveva un valore attestabile tra gli 870 e i 1.000 dollari, per un totale di 4,4 milioni di azioni. Un'operazione coincidente con un forte calo del valore delle azioni Tesla, di cui Musk deteneva, prima della vendita, il 17%. Una volta resi noti i numeri da parte della SEC, l'imprenditore ha poi commentato su Twitter che non ci saranno "più vendite di azioni Tesla previste dopo oggi".

Quanto accaduto lo scorso 25 aprile, ossia l'acquisizione di Twitter da parte di Musk per 44 miliardi di dollari, ha focalizzato l'attenzione sul social network dell'uccellino blu. La situazione al momento resta caotica: da una parte ci sono i dipendenti di Twitter angosciati dal nuovo corso degli eventi, perché non è ancora chiaro come l'intervento di Musk cambierà le regole all'interno della piattaforma social. Tra i timori di chi lavora in azienda, vi è il passaggio di sede dalla California al Texas. Intanto la direzione ha bloccato la modifica dei codici di Twitter per evitare boicottaggi interni da parte dei dipendenti avversi all'acquisizione di Musk.

L'uomo più ricco del mondo ha deciso di comprare Twitter per consentire la libertà d'espressione all'interno del social network, hater inclusi. Una differenza sostanziale rispetto a Truth Social di Donald Trump, che sin dal suo esordio negli Stati Uniti ha operato una serie di censure contro utenti, post e addirittura nickname ostili all'ex presidente.  Tornando a Musk e a Twitter, tra i due non vi erano buoni rapporti. Le lunghe trattive per l'acquisizione ne sono una dimostrazione. In generale i passati tweet dell'imprenditore andavano spesso in contrasto con la linea progressista attuata da Twitter.

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