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Innerhofer, medaglia d’argento in discesa libera a Sochi

Primo trofeo per l’Italia, il terzo di sempre nella specialità dopo Zeno Colò (oro a Oslo nel ’52) ed Herbert Plank (bronzo a Innsbruck nel ’76).
A cura di Maurizio De Santis
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Christof Innerhofer conquista la prima medaglia per l'Italia ai Giochi invernali di Sochi, la terza di sempre nella discesa libera dopo Zeno Colò (oro a Oslo nel '52) ed Herbert Plank (bronzo a Innsbruck nel '76). L'azzurro ha vinto l'argento sfiorando la vittoria per 6 centesimi, l'oro è andato all'austriaco Matthias Mayer che ha prevalso con il tempo di 2'06″23. Prestazione da incorniciare per Innerhofer che nel suo palmares può vantare 3 medaglie ottenute ai Mondiali del 2011 (a Garmisch) e 6 successi in coppa del mondo. Sul terzo gradino del podio, bronzo, sale il norvegese Kjetil Jansrud che ha preceduto il connazionale Svindal.

Delusione. Confidava in un piazzamento l'altro italiano in gara, Peter Fill, così come l'americano Bode Miller, ottavo e con una performance al di sotto delle aspettative. Più staccati ancora in classifica generale gli altri italiani Paris ed Heel, rispettivamente 11simo e 12simo.

Gioia. "I sei centesimi di differenza? E' uguale, per me è come aver fatto dieci vittorie – afferma Innerhofer a Sky Sport -. Non ci posso ancora credere. La strategia di andare piano in prova non era facile perché non è facile cambiare ritmo in gara. Mi veniva da spingere. Nella prima curva mi sbatteva un po' lo sci esterno. Ho cercato di divertirmi, poi non ho più pensato a niente. Il mio obiettivo  era divertirmi. La medaglia olimpica era un sogno, dopo quella vinta ai Mondiali".

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