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India, santone condannato per stupro di due donne: seguaci insorgono, decine di morti

Città a ferro e fuoco, scontri con la polizia e decine di morti dopo le proteste di piazza dei seguaci del santone Ram Rahim Singh contro la condanna dell’uomo per stupro di due sue ex seguaci.
A cura di Antonio Palma
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Scontri con la polizia, assalto a uffici pubblici e caserme, città messe a ferro e fuoco, decine di morti e feriti e infine l'intervento dei militari e il coprifuoco. È quanto sta accadendo in queste ore nel nord dell'India dove i seguaci di un santone locale hanno scatenato un dura rivolta dopo che il loro guru Ram Rahim Singh  è stato condannato da un tribunale del posto per lo stupro di due donne ex seguaci della sua setta, denominata Dera Sacha Sauda.

Più di 200mila suoi seguaci si erano radunati a Chandigarh in attesa del verdetto dei giudici e dopo la notizia della sentenza di condanna, decine di migliaia di seguaci del santone hanno scatenato immediatamente proteste di piazza che ben presto però si sono trasformate in violenza e atti di vandalismo. Nemmeno l'intervento della polizia con gas lacrimogeni e cannoni d’acqua è servito a riportare la calma e anzi le violenze si sono rivolte proprio contro gli agenti e i giornalisti tanto da richiedere l'intervento dell'esercito.

Il bilancio , seppur parziale, è già drammatico. I media locali parlano di almeno 28 morti e centinaia di feriti. Migliaia gli arresti. Le autorità locali hanno imposto anche il coprifuoco nelle città di Panchkula e Sirsa, quelle messe a ferro e fuoco dagli adepti del santone, ma misure speciali sono state introdotte anche alla periferia di New Delhi e in altri centri del Paese dove la setta è presente. Intanto Singh è stato preso in consegna dall’esercito che lo ha portato in prigione.

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