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Terminato l’incontro Renzi – Berlusconi: “Profonda sintonia sulla legge elettorale”

E’ durato oltre due ore l’incontro tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi dal quale è emersa “profonda sintonia” sulla legge elettorale che favorisca la governabilità, il bipolarismo ed elimini il potere di ricatto dei partiti più piccoli. Il Cavaliere: “Appoggeremo le riforme”.
A cura di Fabio Giuffrida
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Ore 19.40 "Ho garantito a Renzi che Forza Italia appoggerà in Parlamento le riforme volte a semplificare l'assetto costituzionale del Paese" ha dichiarato il leader di Fi Silvio Berlusconi. E sulla riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione, ha precisato: "Queste riforme sono urgenti e necessarie per ridurre i costi della politica e per modernizzare il Paese. Siamo lieti del cambiamento di rotta del Pd".

Ore 19.30 L'incontro Berlusconi-Renzi è durato 2 ore ed è terminato alle 18.33. Il primo a farsi avanti e a chiarire il contenuto del loro incontro è stato il sindaco di Firenze e segretario del Partito Democratico Matteo Renzi che ha parlato di "passi in avanti" sulla legge elettorale e sulla trasformazione del Senato della Repubblica in una "camera delle autonomie" (qui il video integrale della conferenza stampa di Renzi). Sulla legge elettorale ha dichiarato: "C'è una profonda sintonia con Forza Italia verso un modello di legge elettorale che favorisca la governabilità, il bipolarismo ed elimini il potere di ricatto dei partiti più piccoli". Il Senato, invece, secondo Renzi, dovrebbe trasformarsi in una "camera autonoma senza indennità e senza elezione diretta dei senatori" per porre fine al bicameralismo perfetto, ovvero a un sistema che oggigiorno conferisce ad entrambe le Camere stessi poteri e competenze. Ancora nessuna dichiarazione di Silvio Berlusconi che, blindatissimo, ha lasciato la sede del Pd. Stando alle prime indiscrezioni, il Cavaliere nelle prossime ore dovrebbe far rientro ad Arcore per poi diramare un comunicato ufficiale sull'esito del colloquio.

Ore 18.30 Il vertice tra Berlusconi e Renzi è terminato. Il Cavaliere ha lasciato la sede del Partito Democratico dopo un incontro durato quasi due ore e mezzo e caratterizzato, all'arrivo dell'uomo di Arcore, da una contestazione da parte di attivisti del Popolo Viola. Le strade intorno al Nazareno sono state letteralmente blindate e all'uscita il Cavaliere se ne è andato a bordo della sua auto blindata seguito dalla scorta.

UPDATE: Silvio Berlusconi è arrivato nella sede del Partito Democratico per l'incontro con il segretario Matteo Renzi, con il quale discuterà della riforma della legge elettorale. Il Cavaliere è stato accompagnato da grida di protesta e l'auto sulla quale è arrivato bersagliata da un fitto lancio di uova da parte di attivisti del Popolo Viola, che hanno anche urlato "vergogna, vergogna" e – rivolgendosi a Renzi – "non si tratta con i criminali". In effetti la decisione del sindaco di Firenze di dare agibilità politica al condannato Berlusconi aveva fatto storcere il naso a molti anche nel suo stesso partito.

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Tutto pronto per l'incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi nella sede del Partito Democratico. L'attesissimo appuntamento, nel quale si discuterà della legge elettorale, ha destato negli ultimi giorni non poche polemiche soprattutto tra i militanti del PD, per nulla convinti che discutere delle "regole del gioco" con un condannato per frode fiscale.

Stamattina intanto il sindaco di Firenze ha incontrato a Palazzo Vecchio il segretario di Scelta Civica Stefania Giannini, poi il segretario del Psi Riccardo Nencini. La prima ha spiegato ai giornalisti: "Non ho avuto alcuna sensazione di rottura. Abbiamo discusso del ruolo del Senato, del titolo V della Costituzione e della legge elettorale. Si va con un accordo di maggioranza perché Renzi sta dialogando con il Nuovo centrodestra, quindi credo che ci sia la base per potersi confrontare. Se invece Renzi trovasse un’intesa con Berlusconi sul modello spagnolo, sarebbe un tavolo parallelo e allora credo che ci sarebbero problemi.Ma non mi sembra di aver colto questa volontà". Nencini ha dichiarato: "È giusto che Renzi incontri Berlusconi. Sulle regole del gioco non va escluso il dialogo con l’opposizione. È possibile trovare l’accordo di maggioranza che tenga dentro anche la parte più rilevante delle opposizioni. Renzi ha ben presente che c’è un governo e che ci sono le opposizioni. La legge elettorale è una parte della riforma complessiva che vede la trasformazione del Senato e la riforma del titolo V".

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