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Il mistero di Elisa, trovata morta dentro la cisterna di un hotel

Il 31 gennaio del 2013 la 21enne Elisa Lam scompare nel nulla a Los Angeles. Viene ritrovata morta 19 giorni dopo dentro una cisterna sul tetto dell’hotel dove alloggiava. Un video girato dentro l’ascensore il giorno della scomparsa mostra la ragazza in atteggiamenti molto strani.
A cura di C. T.
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elisa lam

Nel gennaio 2013 una ventunenne canadese di origini cinesi è misteriosamente morta all'interno di un hotel di Los Angeles. La ragazza si chiamava Elisa Lam, era una studentessa della University of British Columbia, ed era andata nella città statunitense per un viaggio di piacere. Dopo qualche giorno è scomparsa, per poi essere rinvenuta cadavere diciannove giorni dopo dentro una cisterna sul tetto dell'albergo dove stava soggiornando.

La ventunenne aveva prenotato una camera all'hotel Cecile, un albergo piuttosto economico, a Downtown Los Angeles. Oltre che per i prezzi bassi, l'hotel è famoso per macabri episodi accaduti al suo interno: nelle sue stanze il serial killer Richard Ramirez ha ucciso tredici prostitute e, a distanza di sei anni, un altro assassino seriale, Jack Unterwelter, ne ha ammazzate altre. Come se non bastasse, nel 1962 una donna di 27 anni si è suicidata lanciandosi da una delle finestre dell'hotel, uccidendo anche un anziano ospite che stava rientrando. Anni dopo, un'altra donna fu trovata assassinata in una camera del Cecile.

Il 31 gennaio 2013 di Elisa si perdono le tracce. La ragazza è scomparsa nel nulla, senza registrare l'uscita e lasciando in camera tutti i suoi effetti personali. I genitori e la sorella si precipitano dal Canada, nel tentativo di trovarla. Dopo giorni di ricerche vane, il 13 febbraio gli investigatori diffondono un video di quattro minuti registrato dalle telecamere di sorveglianza dell'albergo. Il video risale alla sera del 31 gennaio – il giorno della scomparsa – e mostra quelli che probabilmente sono stati gli ultimi momenti di Elisa. La ragazza entra in ascensore e preme diversi tasti tutti insieme. Poi inizia a comportarsi in modo strano, forse preoccupata dell'arrivo di qualcuno: gira la testa da un lato e dall'altro, si rannicchia in un angolo. Uscita dall'ascensore la ventunenne inizia a muoversi, piegando le ginocchia e agitando le mani, come se fosse in preda a una crisi. Sembra che stia interagendo con qualcuno, ma davanti è lei non c'è nessuno. Questo video ha fatto parecchio discutere: in molti hanno sostenuto che Elisa soffrisse di un qualche disturbo psichiatrico. Qualche giorno dopo la scomparsa della ragazza canadese, iniziano delle proteste dentro l'hotel Cecile: gli ospiti si lamentano che l'acqua scarseggia, ha uno strano colore e uno strano sapore. Il 19 febbraio l'amministrazione dell'albergo manda un addetto, Santiago Lopez, a controllare sul tetto dell'hotel le grosse cisterne, chiuse da pesanti coperchi. Dentro una di queste, Lopez trova il corpo di Elisa Lam, in avanzato stato di decomposizione.

A distanza di quasi tre anni dalla morte della ragazza, il caso resta un mistero. Ci sono tante cose, infatti, inspiegabili in questa vicenda. Chi ha portato Elisa sul tetto? L'area era protetta da allarmi, che solo gli addetti potevano disattivare. Inspiegabile è anche come la ventunenne sia riuscita a entrare dentro la cisterna e a togliere il coperchio. Per di più, il corpo di Elisa è stato rinvenuto senza vestiti. Una domanda che aleggia sul caso, infine, è se la morte della ragazza possa essere legata alle ultime immagini in ascensore e a quei comportamenti strani. Qualcuno ha parlato di droghe, altri di un evento paranormale. Per il momento, la morte di Elisa Lam resta senza risposta.

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