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Il concorso scuola più lungo di sempre: cinque anni solo per gli scritti

Tre ministri, due commissioni giudicatrici, 21 mesi solo per la correzione delle prove scritte. Sono i numeri del concorso-lumaca (bandito l’8 febbraio del 2008) per la selezione di 145 “dirigenti tecnici”. A febbraio si terranno gli orali. Ma senza fretta …
A cura di Biagio Chiariello
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concorso scuola 2013

Cinque anni per correggere gli scritti di un concorso pubblico. Eh sì, nell'Italia che promette l'immissione di energie nuove e più giovani in una scuola che invecchia pericolosamente succede anche questo. Quello istituito per selezionare 145 ispettori, è senza dubbio il concorso più lungo di cui il mondo dell'istruzione del Belpaese abbia memoria. Ne scrive Repubblica. Dopo quasi cinque anni da quando è stato bandito (l’8 febbraio del 2008), solo il 18 dicembre scorso è terminata la correzione delle prove scritte. Un concorso tanto lento che nel frattempo quegli ispettori scolastici non esistono più nella vecchia definizione, sostituiti dai «dirigenti tecnici». Figura che, per quanto il Miur ne abbia sottolineato l'importanza, col tempo è andata sempre più scomparendo tanto che compiti di natura ispettiva, quando viene segnalata qualche anomalia, vengono affidati ai presidi tramite gli uffici scolatici periferici.

La storia del concorso scuola più lungo d'Italia inizia nel 2008. L'allora ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, bandisce il concorso e nomina la commissione giudicatrice. Si cercano 145 posti di "dirigente tecnico", suddivisi per aree e settori. Vi prendono parte circa 30mila persone, tra docenti e presidi. Ma ci sono questioni politiche di mezzo che ritardano la partenza: il Governo Prodi viene infatti sfiduciato in Senato e per fare ripartire la procedura concorsuale si attende la nomina del nuovo esecutivo. Ritorna Silvio Berlusconi e con lui a Viale Trastevere arriva Mariastella Gelmini. La prima delle prove dovrebbe essere una preselezione attraverso test a risposta multipla ma per un anno tutto tace. Nell'aprile 2009 viene poi nominato un nuovo presidente della commissione e rinnovata l'intera commissione. Intanto lo slittamento delle prove diventa quasi una regola e bisogna attendere al 21 settembre del 2009, un anno e mezzo dopo la pubblicazione del bando, per lo svolgimento delle preselezioni alla quale partecipano in 16 mila, ma vengono ammessi agli scritti in 900.

Per gli scritti se ne va un altro anno e mezzo. Le prove (tre per ogni candidato) si svolgono a Roma tra il 28 febbraio e il 24 marzo 2011. Per correggere i 2.700 elaborati la commissione impiega ben 21 mesi: in media sei al giorno. Il 18 dicembre, sotto l'egida del Ministro Profumo, arrivano i risultati ufficiali: 79 ammessi agli orali su 145 posti messi a concorso. In tutto questo periodo non sono mancate le polemiche "alternative", tra le quali il ricorso di duecento candidati, ai quali il Tar ha poi autorizzato la partecipazione agli scritti nonostante non fossero stati definiti idonei per le preselezioni, e un’interrogazione parlamentare, sui criteri di valutazione. A febbraio, salvo sorprese, le prove orali. Ma le controversie continuano e gli esclusi proveranno a chiedere l’accesso agli atti.

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