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Opinioni

Il complotto contro il M5S e la bufala del “non vogliono farci vincere”

La polemica sulla proposta Lauricella di eliminare il ballottaggio dall’Italicum ha riacceso la discussione sulla “paura del M5S”. Ecco qualche buona ragione per tenersi alla larga dall’ennesima sterile discussione.
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La “scoperta” della proposta di legge Lauricella, che mira a eliminare il ballottaggio dall’Italicum, è l’ennesimo caso di isteria di massa. La semplice constatazione dell’esistenza di un passaggio nella premessa della legge in cui si parlava di evitare “l’effetto Parma”, ha scatenato complottismi e dietrologie come non si vedeva da anni. Dalle denunce dei singoli parlamentari, agli allarmi dei militanti, fino ad arrivare a Grillo che, dalle pagine del suo blog, ha tuonato: “Il M5S al governo è un rischio inaccettabile per le poltrone e i privilegi dei partiti. […] L'unico obiettivo del Pd è impedire al M5S di andare al governo, e lo fa come i bari, cambiando la legge elettorale.”

E sulla pagina facebook…beh:

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Ecco, su queste pagine abbiamo più volte spiegato il perché consideriamo l'Italicum una pessima legge elettorale (per non parlare del "metodo" scelto dalla maggioranza per approvarlo), ma questa polemica appare francamente ridicola. Per una serie di ragioni, che proveremo a sintetizzare, sperando che si riesca ancora a separare il piano della propaganda da quello della realtà dei fatti.

Il PD non vuole cambiare l'Italicum – Lo ha detto il capogruppo Rosato. Lo ripetono da tempo il ministro Boschi e lo stesso Presidente del Consiglio: la legge elettorale va bene così com’è, il PD non la cambierà, soprattutto dopo la faticaccia (e le tante forzature, eh) necessaria per approvarlo. Lauricella, che non è esattamente un renziano ortodosso, ha presentato una proposta, senza che per questo sia automaticamente “la proposta del PD”. Non è complicato.

Ma il M5S non era contrario al ballottaggio? Come è possibile parlare di congiura contro il Movimento 5 Stelle, quando si propone una modifica chiesta dallo stesso Movimento? Già, perché che il ballottaggio non fosse costituzionale erano i grillini a sostenerlo, ospitando, oltre un anno fa, pareri di esperti come l'avvocato Besostri:

Blog- Quindi è probabile che con l’Italicum si vada al ballottaggio, e poi che cosa accade al secondo turno?

Avv. Besostri- Che si vada al ballottaggio è altamente probabile, stando alla situazione attuale delle proiezioni, nessuna delle due coalizioni, centrosinistra o centrodestra, ha più del 37%.
Non è previsto nessun quorum di partecipazione di elettori al ballottaggio, se paradossalmente vanno a votare addirittura meno persone di quelle che hanno votato per le due liste portato al ballottaggio, per esempio chi non ha eletto nessuno non è certo invogliato a andarsene, queste due liste una delle due si prende l’intero premio di maggioranza, ma se la partecipazione è stata bassa possiamo tranquillamente pensare che il 53% dei seggi possa andare a chi non ha neanche il venti per cento dei voti degli elettori iscritti.

Blog- Quindi anche l’Italicum andrà dritto alla Consulta?

Avv. Besostri- Cercheremo di mandarcelo il più rapidamente possibile, ma il vero pericolo è un altro, con questa Corte costituzionale il destino dell’Italicum è segnato, deve essere annullato come il Porcellum

Poi, la struttura della proposta del M5S, il Toninellum diciamo, non prevedeva affatto il ballottaggio. E dai grillini non era arrivata che una piccola apertura durante la discussione con Renzi sulla riforma elettorale, con la possibilità di un ballottaggio in grado di assegnare "un minimo margine di governabilità", nella misura del 52% dei seggi.

Il M5S ha già votato a favore dell'abolizione del ballottaggio! – La cosa più paradossale dell'intera questione è che i parlamentari grillini hanno già votato in passato per l'abolizione del ballottaggio. È lo stesso Lauricella a spiegarlo, ricordando che quando il 19 gennaio del 2015 propose l'assegnazione del premio di maggioranza in un turno unico di votazione, eliminando il ballottaggio, i grillini votarono a favore. E Toninelli, sempre del M5S, spiegò: "Inserire questo emendamento significa porre dei paletti a questa deriva autoritaria ovverosia, innanzitutto, eliminare quel ballottaggio che porta una sola persona al comando su tutto e su tutti".

Insomma, non è che si può parlare di deriva autoritaria solo quando si è indietro nei sondaggi. Non trovate?

Basta scrivere "il caso Parma" per la trama del complotto contro il M5S? – Normalmente l'isteria non dovrebbe accompagnare le dichiarazioni dei politici, men che meno in campagna elettorale. E, ragionando con calma, si può dire che il riferimento a Parma è un errore clamoroso, un autogol paradossale, un passo falso: anche, anzi soprattutto, perché si parla di "evitare l'effetto Parma" come se la scelta democratica dei cittadini possa essere un problema. Insomma, si può dire tranquillamente che quella frase è una cavolata senza pensare a trame machiavelliche, o no?

Lauricella, peraltro, ha provato a spiegare il motivo: "Quando parlo di "effetto Parma" intendo riferirmi a quell'effetto sproporzionato che può verificarsi con il ballottaggio nazionale, qualora, ipoteticamente, una lista che a primo turno abbia ottenuto il 19% possa – vincendo al ballottaggio – ottenere una maggioranza parlamentare del 55%. Un tale divario (da19 a 55) determinerebbe quella sproporzione che già la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo nel porcellum. Con il rischio che la Corte possa riaffermarlo anche per l'Italicum".

Il complotto!!! – Ma secondo voi, se io volessi fare una legge "per impedire al M5S di andare al Governo", lo scriverei esplicitamente? E poi farei questo tweet?

E quindi? – Che i sondaggi siano favorevoli al M5S è cosa nota, soprattutto in particolari casi (pensiamo a Roma, ad esempio). Così come è noto "da tempo", che in molti all'interno del PD considerino il ballottaggio un'arma a doppio taglio, che potrebbe anche favorire il Movimento 5 Stelle. Ma questa è una legge voluta con forza da Renzi e pensare che possa cambiarla di soppiatto, tramite la proposta di un parlamentare in cui si fa espressamente riferimento al "caso Parma" supera i confini del reale. A maggior ragione quando mancano mesi e mesi al prossimo appuntamento delle politiche e l'attenzione è concentrata sul turno delle amministrative, in cui appunto il ballottaggio ci sarà.

Allo stesso tempo i grillini devono chiarire un enorme equivoco: se una legge è pessima, allora dovrebbe essere positivo cambiarla, no? Non è proprio coerentissimo accusare gli altri di ragionare con i sondaggi alla mano…facendolo sondaggi alla mano.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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