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Grecia, scontri di piazza durante lo sciopero generale: almeno tre i feriti (VIDEO)

Sale la tensione in Grecia a causa delle nuove misure di austerità necessarie per evitare il dafault: ad Atene, in piazza Syntagma, sono protagonisti gli scontri a colpi di bombe incendiarie e lacrimogeni, tra i dimostranti e i poliziotti mentre, sul piano politico, il partito di destra Laos decide di dire “no” alle richieste della troika.
A cura di Susanna Picone
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Sale la tensione in Grecia a causa delle nuove misure di austerità necessarie per evitare il dafault: ad Atene, in piazza Syntagma, sono protagonisti gli scontri a colpi di bombe incendiarie e lacrimogeni, tra i dimostranti e i poliziotti mentre, sul piano politico, il partito di destra Laos decide di dire “no” alle richieste della troika.

In Grecia è in corso uno sciopero generale di 48 ore contro le ultime misure di austerità che il governo deve varare per riuscire ad ottenere un nuovo prestito dall’Unione Europea e il Fondo monetario internazionale e così scongiurare il default e, mentre il Paese si paralizza nuovamente, dalle 10 di stamattina sono in corso cortei di protesta nelle vie centrali della Capitale. Già negli ultimi giorni si erano verificati dei tafferugli tra i manifestanti e le forze dell’ordine che stanno continuando anche in queste ore ad Atene: nella centralissima piazza Syntagma, infatti, a pochi passi dal Parlamento, decine di dimostranti con il volto coperto e con i caschi in testa hanno attaccato i poliziotti in tenuta antisommossa lanciando bombe incendiarie e pietre.

“ Non posso votare questo piano di austerità che umilia il paese, non é la strada giusta. ”
Georgios Karatzaferis
Almeno tre i feriti ad Atene – La notizia degli scontri odierni arriva dalle radio locali che riferiscono, inoltre, che ai manifestanti la polizia ha risposto lanciando gas lacrimogeni e disperdendo in questo modo la folla. Nel paese la tensione è dunque alta e al momento, secondo quanto è stato riferito da fonti della polizia, tre persone sarebbero rimaste ferite durante gli scontri. Le proteste per i nuovi tagli non arrivano, tra l’altro, solo dalla piazza: mentre la Ue ha chiesto maggiori garanzie dalla Grecia uno dei partiti che sostiene il governo ha anticipato il suo voto contrario alle ultime richieste della troika. Si tratta del partito di destra Laos che nella figura del suo leader, Georgios Karatzaferis, ha infatti affermato che non intende votare a favore delle misure concordate  per la nuova rata di aiuti.

La destra dice no al piano di austerità – Una decisione che arriva all’indomani dell’intesa tra i partiti che sostengono l’attuale governo di transizione di Lucas Papademos e che, secondo diversi osservatori, rappresenta per il leader del partito di destra un tentativo per cercare di recuperare quei consensi elettorali persi quando aveva invece deciso di sostenere l’attuale esecutivo. Il rifiuto di Karatzaferis è importante soprattutto da un punto di vista simbolico visto che al Parlamento il suo partito conta appena quindici deputati per cui il suo appoggio non sarebbe comunque necessario per l’approvazione delle drastiche misure in programma.

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