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Raggiunto l’accordo in Grecia, evitato il default

L’accordo tra Governo greco e partiti è arrivato dopo i colloqui di questa notte e il Premier Papademos può finalmente presentare il piano generale di austerity già alla riunione dell’Eurogruppo di questa sera. Con l’Intesa raggiunta sulle richieste della Troika ci sarà lo sblocco dei fondi necessari ad Atene per evitare il default.
A cura di Antonio Palma
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L'accordo tra Governo greco e partiti è arrivato dopo i colloqui di questa notte e il Premier Papademos può finalmente presentare il piano generale di austerity già alla riunione dell'Eurogruppo di questa sera. Con l'Intesa raggiunta sulle richieste della Troika ci sarà lo sblocco dei fondi necessari ad Atene per evitare il default.

A poche ore dalla riunione dell'Eurogruppo sembra finalmente sciolto il nodo delle riforme in Grecia, che da settimane teneva in allarme i mercati mondiali e le istituzioni europee. Lo ha confermato un portavoce del Governo di Papademos annunciando l'intesa raggiunta sulle riforme strutturali tra i vertici politici dei tre partiti che appoggiano l'Esecutivo. Le misure di austerity chieste dalla Troika per lo sblocco della nuova tranche di aiuti da oltre 130 miliardi di euro è già pronta e consentirà alla Grecia di evitare il default. Anche il Presidente della Bce Mario Draghi in una conferenza stampa a Francoforte ha confermato le voci, assicurando che lo stesso Papademos questa mattina ha telefonato ai vertici europei per annunciare l'avvenuta intesa. Fallimento scongiurato, dunque, almeno per il momento perché le misure varate da Atene ancora non sono pubbliche nei dettagli e la diplomazia europea è ancora in piena attività.

ACCORDO GIUNTO DURANTE I COLLOQUI DI QUESTA NOTTE – Questa mattina lo stesso Ministro delle finanze ellenico Evangelos Venizelos era arrivato a Bruxelles già con un accordo di massima giunto dopo i colloqui non stop avvenuti durante la notte tra il Governo greco e i vertici di Pasok,  Nuova democrazia e Laos. Secondo indiscrezioni l'unico punto su cui ancora non si è trovata una soluzione riguarda il taglio delle pensioni integrative, anche se in generale un punto di unione sulle richieste di Fmi, Ue e Bce è stato trovato. Il leader del Pasok, Panos Beglitis, ha assicurato che i restanti 300 milioni, ancora in forse, saranno recuperati con tagli alle spese di ministeri e difesa dopo che questa mattina si erano diffuse voci di una probabile richiesta di slittamento dei tempi di Atene proprio per reperire quei fondi che aveva fatto temere il default. La notizia dell'accordo e le modalità degli interenti diventeranno a questo punto l'oggetto principale di discussione del vertice dei Ministri delle Finanze europei, che si terrà stasera con al presenza anche del Presidente del Fmi Christine Lagarde.

I SINDACATI GRECI PRONTI ALLO SCIOPERO – Se la Troika accetterà il compromesso il Parlamento di Atene dovrebbe approvare il pacchetto di riforme in breve tempo, per far si che gli aiuti previsti da ottobre arrivino in tempo utile, prima della scadenza dei bond di fine marzo. A questo punto ai sindacati greci non resta nient'atro che continuare le proteste, proseguite anche oggi nel centro di Atene,  contro le misure che nelle richieste della Troika prevedevano tra l'altro una riduzione dei salari e il licenziamento di oltre 15mila dipendenti pubblici. Anche se ormai con la decisione ufficiale dei partiti le cose sembrano già fatte, il sindacato ha proclamato da domani una nuova ondata di scioperi sia nel settore privato che pubblico che paralizzeranno Atene.

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