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Giulio Andreotti è morto. Le reazioni alla scomparsa del “Divo”

Aveva 94 anni, per decenni è stato centro della vita politica italiana. Per 7 volte primo ministro. Da Schifani a Casini, passando per Cirino Pomicino, i “colleghi” lo ricordano così.
A cura di Biagio Chiariello
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16.10 – Berlusconi: "Contro Andreotti indegna lotta di sinistra" – Con Andreotti, "scompare un protagonista politico e un uomo di governo che ha fatto la storia d'Italia, dalla ricostruzione postbellica in poi", ma contro il quale la sinistra ha fatto "una forma di lotta indegna di un Paese civile, basata sulla demonizzazione dell'avversario e sulla persecuzione giudiziaria: un calvario che Andreotti ha superato con dignità e compostezza, uscendone vincitore": così il leader del Pdl, Silvio Berlusconi.

Giulio Andreotti è morto. Il senatore a vita si è spento a Roma all'età di 94 anni. I funerali si terranno domani pomeriggio nella Capitale. Per decenni al centro della vita politica italiana, era il più longevo uomo politico italiano. I suoi detrattori lo chiamavano Belzebù (per le sue presunte arti mefistofeliche), i suoi ammiratori ne hanno sempre parlato come l’unico vero statista italiano, quasi una leggenda ancora in vita. Oggi lo ricordano così.

Gianni Alemanno: "Profondo dolore da tutta Roma"- "A nome di tutta la città di Roma, voglio esprimere il più profondo dolore per la morte di Giulio Andreotti. È stato probabilmente l'uomo politico nato nella Capitale più rappresentativo della storia repubblicana recente, oltre a essere una persona di grande spessore umano e di incredibile dottrina sia culturale che politica. Le mie più sentite condoglianze ai familiari". Lo dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Cesa: "Perdiamo padre Dc" – "Giulio Andreotti è stato uno dei più straordinari protagonisti della storia italiana: un grande padre della Democrazia Cristiana a cui tutti noi dobbiamo molto. Ne ricordiamo con commozione e ammirazione la lucidità e il talento politico senza età. Alla famiglia le condoglianze mie personali e di tutto il partito". Così Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc.

Pomicino: "Eravamo preparati, sapevamo che stava male"-  Un ricordo di "un amico che si sapeva che stava male. Eravamo preparati, ma non si e' mai preparati". Così Paolo Cirino Pomicino, intervistato da Sky, ricorda Giulio Andreotti, morto oggi all'età di 94 anni. "E' stato un pezzo della politica italiana- ha detto ancora- Andreotti con Moro, Fanfani e De Gasperi e' stato l'artefice della ricostruzione del Paese, al di la' delle mille critiche rivolte al proprio interno, aveva un prestigio internazionale che raramente uomini politici hanno avuto".

Casini: "È stato la politica" – "Ha condensato il bene e il male. Una personalità straordinaria. Uno statista internazionale conosciuto in tutto il mondo. Un cattolico vero. Un grande statista che ha sempre creduto nelle istituzioni". Lo dice Pier Ferdinando Casini, parlando di Giulio Andreotti a Sky Tg24. Per il leader dell'Udc "Andreotti è stato la Democrazia Cristiana pur non essendo mai stato segretario della Dc. La storia con lui sarà più prodiga di commenti favorevoli rispetto alla gente di oggi".

Pisicchio: "Se ne va un pezzo della storia d'Italia" – "Con Giulio Andreotti va via un pezzo della storia democratica del Paese, quando la politica si coniugava con la cultura, il consenso, il buon senso. E con una raffinata ironia". Lo afferma il presidente del gruppo Misto alla Camera e esponente di Centro Democratico, Pino Pisicchio.

Schifani: "Addio ad un simbolo della vita democratica" – Con la morte di Giulio Andreotti scompare un simbolo della nostra vita democratica". Lo ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani. «Un uomo che è stato capace, con alto senso dello Stato e con un'intelligenza non comune, di segnare tanti momenti fondamentali delle nostre istituzioni. Sono vicino ai suoi familiari -ha aggiunto- in questo momento di dolore, anche a nome di tutti i senatori del Popolo della Libertà".

Rotondi: "Lutto gravissimo" – "Giulio Andreotti è l'uomo politico italiano più conosciuto al mondo. È stato l'Italia, lo Stato, la Dc. Insomma, è la storia e la storia continua sempre. Per chi è ancora democristiano è un lutto grandissimo, ma la storia e la rivalutazione dell'opera di Giulio Andreotti è solo agli inizi". Lo afferma il parlamentare del Pdl, Gianfranco Rotondi, alla notizia della scomparsa di Giulio Andreotti. 

Le reazioni sui giornali esteri: "Giulio Andreotti, il sette volte premier italiano, è morto". Dalla Gran Bretagna alla Spagna scomparsa di Giulio Andreotti irrompe come ‘breaking news' sui media internazionali, rimbalzando nella fascia dedicata alle ‘urgentissime' sui siti della britannica Bbc, dei quotidiani spagnoli El Mundo e El Pais e, oltralpe, della France tv che lo descrive come "figura emblematica della Democrazia cristiana". In Francia la notizia è in evidenza anche su Le Figaro mentre in Germania irrompe sulla prima pagina del tabloid Bild.

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