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Fermato il presunto assassino di Gaia Molinari, italiana uccisa in Brasile

Svolta nelle indagini sul presunto assassino della piacentina 29enne trovata morta il giorno di Natale in Brasile. La polizia, riferisce la stampa brasiliana, ha fermato un uomo. La donna è morta per strangolamento.
A cura di Susanna Picone
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Sarebbe stato fermato un uomo sospettato di essere l’omicida di Gaia Molinari, la donna trovata morta su un spiaggia del Brasile il giorno di Natale. Gaia, una 29enne originaria di Piacenza, giaceva senza vita sulla spiaggia di Jijoca Jericoacoara, a 287 km da Fortaleza. Secondo quanto riferisce online il Diario di Nordeste, la polizia ha fermato un sospettato: il sito precisa che l'uomo viene attualmente trattenuto e interrogato nella stazione di Polizia della Delegacia de Proteção ao Turista-Deprotur di Fortaleza. Intanto, riporta il sito brasiliano “O Globo”, dall’autopsia sul corpo di Gaia Molinari è emerso che la donna è morta per asfissia da strangolamento. Il volto è sfigurato e i lividi sono ancora evidenti sul corpo della ragazza senza vita, “come se fosse stata legata”, precisano fonti investigative vicine alla Divisao de Homicidios, la squadra omicidi brasiliana. I media hanno parlato di ferite alla testa e sul corpo. Gaia – che è stata trovata in un lago di sangue – sarebbe anche stata colpita al capo con una pietra – ha riferito a un sito web locale Marcos Rodrigues, comandante della polizia locale di Jericoacoara.  Sono state inoltre trovare tracce di liquido biologico sul suo corpo.

Il giallo della morte di Gaia Molinari

Gaia Molinari, residente a Parigi, si trovava in Brasile per fare volontariato con i bambini in compagnia di un’amica brasiliana di Rio de Janeiro che è stata interrogata dalla polizia. La 29enne italiana era arrivata domenica scorsa in Brasile e avrebbe dovuto ripartire per poi trasferirsi in Cile per il giorno di Natale, ma aveva deciso di prolungare il soggiorno nella piccola località in cui alloggiava in una pensione gestita da italiani. Paola Bonelli, proprietaria della locanda dove la giovane alloggiava, ha criticato anche il numero esiguo di agenti impegnati a Jericoacoara, località che ospita un costante flusso di turisti tutto l'anno e situata in una regione dove si sono verificati altri assalti.

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