1.060 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ucraina, vertice Ue-Cina: “Pechino non si volti dall’altra parte, guerra della Russia non fa suoi interessi”

“La Cina non può chiudere gli occhi davanti alle violazioni del diritto internazionale da parte della Russia. Contiamo sull’impegno della Cina per la fine della guerra il prima possibile”. È quanto hanno detto Charles Michel e Ursula von der Leyen al termine del vertice Ue – Cina.
A cura di Annalisa Girardi
1.060 CONDIVISIONI
Immagine

È il giorno del vertice tra Unione europea e la Cina. Da un lato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen; dall'altro il premier cinese Li Keqiang e poi il presidente della Repubblica popolare Xi Jinping. Dopo il summit i due leader europei hanno tenuto una conferenza stampa: "Stiamo vivendo la più drammatica situazione in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale. L'Ue e la Cina sono d'accordo: questa guerra è una minaccia alla sicurezza e all'economia globale. Questa instabilità non è nei nostri interessi, né della Cina né della Ue", ha detto Michel.

Per poi aggiungere, in un appello direttamente a Pechino: "La Cina non può chiudere gli occhi davanti alle violazioni del diritto internazionale da parte della Russia. Le sanzioni stanno facendo male anche all'Europa, ma questo è il prezzo da pagare per la libertà e la democrazia. Qualsiasi passo della Cina per un impegno verso la fine della guerra sarà da parte nostra ben accetto". Quindi il presidente del Consiglio europeo ha concluso: "Quella della Russia è un'aggressione all'Ucraina e a tutto l'ordine internazionale. Contiamo sull'impegno della Cina per la fine della guerra il prima possibile".

Poi ha preso la parola la presidente della Commissione, von der Leyen: "Abbiamo avuto uno scambio molto franco. Questo è un momento fondamentale non solo per il nostro Continente, ma per le relazioni tra il nostro Continente e il resto del mondo. Quello che stiamo vivendo è un disastro umanitario che la Russia ha scelto di portare avanti. È nelle responsabilità della Cina, come membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, indirizzare quanto sta succedendo".

E ancora: "La Cina dovrebbe, se non supporterà le sanzioni europee, almeno dovrebbe non interferire. Oppure le conseguenze anche per la Cina sarebbero disastrose. Si tratta di decisioni riguardanti la fiducia e i nostri rapporto futuri: ogni giorno ci sono 2 miliardi di scambi commerciali tra Ue e Cina, quelli tra Cina e Russia sono nettamente minori. Prolungare la guerra non dovrebbe essere negli interessi della Cina".

Sia Michel che Von der Leyen hanno però sottolineato alcuni temi su cui permangono distanze e preoccupazioni, dalle violazioni dei diritti umani specialmente contro le minoranze in Cina, e sulle condizioni di lavoro nel Paese. E sui diversi punti di vista su quanto sta accadendo in Ucraina, che la Cina non chiama "guerra" ma "crisi", i leader europei hanno ammesso che ci siano delle importanti differenze, ma hanno nuovamente fatto appello alla responsabilità internazionale della Cina, sia in ambito geopolitico che economico.

1.060 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views