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Vaticano, l’accusa di Ratzinger: “Propaganda contro di me, vogliono zittirmi”

Le accuse di interferire nei dibattiti pubblici e negli affari del Vaticano è “solo una maliziosa distorsione della realtà”, ha spiegato il 93enne Joseph Ratzinger in una intervista pubblicata all’interno del libro in lingua tedesca Benedikt XVI – Ein Leben. “I veri motivi per cui vogliono silenziare la mia voce non voglio analizzarli” ha aggiunto il Papa emerito.
A cura di Antonio Palma
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Le affermazioni secondo cui interferisco regolarmente nei dibattiti pubblici e negli affari del Vaticano "è solo una maliziosa distorsione della realtà", lo ha dichiarato il Papa emerito Benedetto XVI in una intervista contenuta all'interno del libro in lingua tedesca Benedikt XVI – Ein Leben (Benedetto XVI – Una vita) scritto dal giornalista Peter Seewald. Nel colloquio, pubblicato in calce al libro, il 93enne Joseph Ratzinger ha tenuto a precisare che dietro quegli attacchi gratuiti ci sarebbero in realtà altre ragioni il cui ultimo scopo sarebbe quello di zittirlo. Benedetto XVI ha rigettato con veemenza le accuse di aver interferito nel lavoro del suo successore dopo le sue dimissioni da Pontefice indicando gli attacchi alla sua persona come parte di una propaganda che “vuole solo zittire la mia voce".

Per Ratzinger il massimo della “propaganda psicologica” contro di lui c’è stata durante l'ondata di critiche seguite alla pubblicazione nel 2018 di un suo saggio sul rapporto con l'ebraismo in cui si parlava anche del tema dell'evangelizzazione degli ebrei. Polemiche che lo spinsero a  precisare le sue parole. “Lo spettacolo delle reazioni della teologia tedesca è così sciocco e così cattivo che è meglio non parlarne. I veri motivi per cui vogliono silenziare la mia voce non voglio analizzarli”, ha dichiarato infatti il Papa emerito durante l’intervista.

Anche in merito al suo ruolo inedito di Papa emerito, Ratzinger si è difeso ricordando che non si tratta di un papa ombra ma di una figura simile ai vescovi emeriti. Benedetto XVI ha assicurato che al contrario di quanto è stato ripetuto dopo ogni sua affermazione sul futuro della chiesa, il suo rapporto con Bergoglio è ottimo e si è rinvigorito di anno in anno. Ratzinger ha rivelato di aver ringraziato Dio per il fatto che "la calorosa attenzione di papa Francesco" gli abbia permesso di attuare l'idea di un papa emerito. Dal loro primo incontro dopo la sua elezione nel 2013, c'è stata un'amicizia personale che da allora "non solo è rimasta, ma è cresciuta".

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