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USA: prete cattolico mostra un feto morto durante la messa per sostenere Trump

Padre Frank Pavone ha mostrato sull’altare un feto morto: “Dobbiamo decidere se permettere di continuare a uccidere bambini in America oppure no. Secondo Hillary Clinton è giusto continuare a farlo”.
A cura di Davide Falcioni
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Frank Pavone è un reverendo di New York e due giorni fa, a poco più di 48 ore dalle elezioni che decreteranno il nuovo Presidente degli Stati Uniti, ha mostrato ai suoi fedeli, durante la messa, un feto abortito postando persino una diretta su facebook. "Dobbiamo decidere se permettere di continuare a uccidere bambini in America oppure no. Secondo Hillary Clinton è giusto continuare a farlo. Donald Trump e i Repubblicani invece sostengono che i bambini devono essere protetti". L'endorsement del sacerdote cattolico dura 44 minuti ed è stato visualizzato da quasi 240mila utenti di facebook.

Il prete ha spiegato di essersi procurato il feto grazie ad un amico patologo, che evidentemente è riuscito a trafugarlo da un obitorio per "donarlo" per qualche ora a Pavone, immolandolo alla causa Repubblicana e sperando che lo shock emotivo porti voti a Donald Trump. Naturalmente l'iniziativa del religioso potrebbe aver danneggiato – e non favorito – la campagna del miliardario newyorkese. In molti hanno infatti duramente criticato la decisione di Pavone di esporre un feto sulla "pubblica piazza". "Essere a favore delle vita dovrebbe portare al rispetto della dignità umana. Utilizzare un bambino morto come strumento politico per la lobby degli anti abortisti è squallido", commenta Patheos, blog dei cattolici progressisti.

Frank Pavone non è nuovo a trovate del genere: attivista antiabortista, più volte si è esposto a favore di Donald Trump anche scontrandosi con le gerarchie cattoliche statunitensi. Un recente sondaggio del Washingtn Post ha rivelato che il 48 per cento dei fedeli cattolici americani sostiene Hillary Clinton, mentre il 44 per cento Donald Trump e il restante 8 per cento per gli altri candidati in corsa per la Casa Bianca. Trump, in particolare, ha incontrato il sostegno delle aree più reazionarie e alcuni mesi fa dichiarò: "Dovremmo punire tutte le donne che si sottopongono ad aborto".

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