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Usa, condannato a morte Michael Gargiulo: lo “squartatore di Hollywood”

Michael Gargiulo, conosciuto come lo “squartatore di Hollywood”, è stato condannato a morte dal giudice di Los Angeles Larry Fidler per aver ucciso due donne e tentato di assassinarne un’altra in California. Un caso che ha avuto molta risonanza anche perché una delle vittime, la 22enne Ashley Ellerin, è stata uccisa nel 2001 mentre si stava preparando per andare a un appuntamento con l’attore Ashton Kutcher che si è seduto sul banco dei testimoni durante il processo.
A cura di Chiara Ammendola
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È arrivata venerdì pomeriggio la sentenza definitiva per il 45enne Michael Gargiulo, da tutti conosciuto come lo "squartatore di Hollywood". L'ha pronunciata il giudice di Los Angeles Larry Fidler che lo ha condannato a morte per aver ucciso due donne, una nel 2001 e un'altra nel 2008 e per aver tentato di assassinare nel 2008 una terza donna, riuscita poi a scappare.

Tra i testimoni Ashton Kutcher: una delle vittime aveva un appuntamento con lui

Sul banco dei testimoni nelle udienze che si sono tenute in questi anni, dopo che Michael Gargiulo è stato arrestato, si è seduto anche l'attore americano Ashton Kutcher. Una delle vittime infatti, la 22enne Ashley Ellerin, è stata uccisa nel suo appartamento a Los Angeles mentre era intenta a preparasi per andare a un appuntamento con l'attore: è stato lui a raccontare al giudice che quella sera raggiunse l'appartamento di Ashley, bussando alla porta ma senza ottenere alcuna risposta. Alle macchie di sangue viste sul pavimento non fece molta attenzione, pensando si trattasse di vino. Il corpo della 22enne massacrato dalle 47 coltellate sferrate da Michael Gargiulo fu ritrovato il giorno dopo la coinquilino della ragazza. Durante il processo Kutcher ha spiegato che dopo aver scoperto della morte di Ashley attraversò un periodo rivelando che stava "andando fuori di testa".

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Il terzo tentativo di omicidio fallito e l'arresto

"In questo caso, ovunque andasse il signor Gargiulo, seguivano morte e distruzione", le parole del giudice dopo la lettura della sentenza. L'omicidio di Ashley Ellerin è stato infatti solo il primo di una serie che ha visto lo "squartatore di Hollywood" colpire nuovamente nel 2005: la sua seconda vittima fu Maria Bruno, 32 anni e madre di quattro bambini, sua vicina di casa. Il killer si è introdotto nel suo appartamento e l'ha uccisa per poi tagliarle il seno per rimuovere le protesi. A sopravvivere all’aggressione è stata invece Michelle Murphy: era il 2008 quando si è svegliata nella sua casa di Los Angeles trovandoselo addosso. A soli 26 anni, Michelle è riuscita a difendersi e a scappare, ferendo anche Gargiulo che è stato rintracciato proprio grazie alle tracce di sangue lasciate in casa della donna. Alla lettura della sentenza è scoppiata a piangere sottolineando che ancora oggi, dopo più di dieci anni, per lei passare la notte da sola è come un incubo.

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Vengo condannato a morte in modo ingiusto e ingiustificato

Grazie alla sua testimonianza, gli investigatori sono riusciti anche a risolvere i due precedenti casi e incastrare lo "squartatore di Hollywood" che verrà ora probabilmente estradato in Illinois, dove è accusato di aver ucciso un'altra donna nel 1993, la 18enne Tricia Pacaccio.  Tuttavia, potrebbe volerci del tempo prima che Gargiulo venga messo a morte. L'ultima esecuzione in California è stata nel 2006 e la pratica è stata vietata dal 2019 sotto il governatore democratico Gavin Newsom. "Vengo condannato a morte in modo ingiusto", le uniche parole pronunciate da Gargiulo in aula che continua a proclamare la propria innocenza.

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