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Covid 19

Uk, gli scienziati volevano un lockdown di 2 settimane, ma Johnson ha deciso di non ascoltarli

Il 21 settembre i membri del SAGE, ovvero i consulenti scientifici del governo inglese, avevano suggerito a Boris Johnson un nuovo lockdown totale di due o tre settimane al fine di contenere i contagi, con risultati che sarebbero stati significativi soprattutto a dicembre. Il primo ministro ha tuttavia preferito evitare una nuova chiusura del paese.
A cura di Davide Falcioni
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I consulenti scientifici del governo inglese avevano suggerito un nuovo lockdown totale al primo ministro Boris Johnson per contenere i contagi di coronavirus: era il 21 settembre quando gli esperti del SAGE (Scientific Advisory Group for Emergencies) – alla luce dell'andamento delle infezioni nel Regno Unito – consigliarono al governo di prendere in seria considerazione una chiusura totale di tutte le attività per 14 o 21 giorni, un nuovo lockdown che avrebbe avuto "un'efficacia simile a quella del blocco nazionale della scorsa primavera" portando il tasso di contagiosità RT sotto a 1, anche se per un periodo di tempo probabilmente limitato. In un documento pubblicato ieri sul sito del governo si possono leggete le indicazioni fornite dagli scienziati del SAGE a Boris Johnson e ai suoi collaboratori: "I modelli matematici suggeriscono che una chiusura di 14 giorni o 21 giorni ad ottobre potrebbe ritardare l'epidemia di 28 giorni e ridurre significativamente il numero di infezioni a dicembre". I consulenti del governo inglese avevano previsto il boom di contagi che ora si sta osservando nel paese e consigliato di prendere immediatamente dei provvedimenti restrittivi, considerando anche l'impossibilità di chiudere nuovamente tutte le scuole: "Se dovranno rimanere aperte sarà necessaria una vasta gamma di altre misure".

Nel documento sottoposto alla valutazione del governo lo Scientific Advisory Group for Emergencies aveva ammesso che un nuovo lockdown avrebbe rappresentato un durissimo colpo per l'economia, già ferita dalla chiusura di primavera: "Gli interventi elencati hanno costi in termini di salute e benessere, e molti di essi avrebbero un forte impatto sui membri più poveri della società". Per questo "sarebbero necessari interventi per mitigare questi effetti e favorire una maggiore equità e giustizia sociale". I membri del SAGE avevano suggerito un nuovo blocco totale del paese per riportare l'incidenza del virus su livelli più bassi, il potenziamento dello smart working, il divieto di contatti in casa con i membri di altre famiglie, la chiusura totale di tutti i bar, ristoranti, caffè, palestre, palestre e centri estetici e il ricorso alla didattica a distanza per gli studenti universitari.

I tre livelli di restrizioni varate dal governo Johnson

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Boris Johnson, tuttavia, ha preferito ignorare i consigli del SAGE e ricorrere a misure più tenue approvate ieri, prevedendo tre livelli di restrizioni per "semplificare e standardizzare" le regole locali sul coronavirus. Il primo livello – Medio – "coprirà la maggior parte del Paese" e include la maggior parte delle misure nazionali, ad esempio la regola del distanziamento e il coprifuoco dalle 22. Il secondo livello – Alto – riguarderà le aree in cui sono già in atto restrizioni e vieterà tutti i contatti tra membri di famiglie diverse. Infine il terzo livello – Molto Alto – si applicherà dove la trasmissione è in rapido aumento e il Sistema sanitario nazionale potrebbe essere sotto "pressione insopportabile". In questo caso saranno chiusi bar e pub e vietati i contatti tra persone di famiglie diverse.

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