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Uccide la moglie, taglia il corpo in 200 pezzi e li getta nel fiume: condannato all’ergastolo

Un uomo ha ucciso la moglie, la 26enne Holly Bramley, e poi ne ha smembrato il cadavere in oltre 200 pezzi prima di disfarsene in un fiume, dando a un amico 50 sterline affinché lo aiutasse. L’assassino, Nicholas Metson, è stato condannato all’ergastolo.
A cura di Davide Falcioni
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Orrore nel Regno Unito, dove un uomo ha ucciso la moglie, la 26enne Holly Bramley, e poi ne ha smembrato il cadavere in oltre duecento pezzi prima di disfarsene in un fiume, dando a un amico 50 sterline affinché lo aiutasse. L'assassino, Nicholas Metson, è stato condannato all'ergastolo.

I fatti risalgono al marzo dello scorso anno. Stando a quanto accertato il 28enne ha pugnalato la moglie almeno quattro volte prima di tagliarla a pezzi e conservarli per una settimana nella dispensa della cucina del loro appartamento a Lincoln.

Inorriditi per la brutalità del femminicidio, i pubblici ministeri hanno descritto Metson come un personaggio "contorto e barbaro", affermando che il modo in cui ha tagliato a pezzi sua moglie è andato "ben oltre ciò che era necessario per spostare il cadavere". A scoprire i resti umani è stato un passante, che in un primo momento ha creduto che si trattasse di brandelli di animali uccisi. La verità si è invece rivelata ben più macabra.

In un primo momento, interpellato dalla polizia sulla scomparsa della donna, Nicholas Metson aveva dichiarato che Holly se n'era andata di casa a causa di una malattia psichiatrica: gli agenti tuttavia avevano notato fin dall'inizio qualcosa di molto strano, visto che nell'abitazione della coppia era presente un pungente odore di candeggina. Indagando più a fondo i poliziotti avevano scovato lenzuola sporche di sangue e una sega avvolta in un asciugamano.

Dopo essere stato accusato dell'omicidio della signora Bramley, un esame del telefono di Metson ha rivelato che aveva effettuato ricerche su Google su "come sbarazzarsi di un cadavere", "quali benefici posso ottenere se mia moglie muore" e "Dio perdona l'omicidio".

Le riprese della telecamere della zona avevano inoltre mostrato Metson che spostava un gran numero di borse dal suo appartamento al 14° piano nelle prime ore del 25 marzo dello scorso anno.

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