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Scontro USA - Iran

Trump minaccia ancora l’Iran: “Perché mai non dovremmo colpire i siti culturali?”

Nonostante si tratti di un crimine di guerra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump continua a minacciare l’Iran di distruggere importanti siti culturali: “A loro è consentito uccidere, torturare e mutilare la nostra gente e a noi non è consentito toccare i loro siti culturali? Non funziona così”.
A cura di Davide Falcioni
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Malgrado si tratti di crimine di guerra Donald Trump non demorde dall'idea di colpire anche siti culturali iraniani in caso di rappresaglia di Teheran per l'uccisione del generale Qassam Suleimani. Il Presidente degli Stati Uniti, in un nuovo intervento alla Casa Bianca, ha dichiarato: "A loro è consentito uccidere, torturare e mutilare la nostra gente e a noi non è consentito toccare i loro siti culturali? Non funziona così". L'ennesima minaccia ricalca quella espressa meno di due giorni fa su Twitter sempre dal presidente USA, che aveva avvertito di aver messo nel mirino 52 obiettivi iraniani, tanti quanti gli ostaggi che furono sequestrati dell'ambasciata Usa a Teheran nel 1979. "L'Iran sta parlando in modo molto audace di colpire alcuni beni statunitensi come vendetta. Che questo serva da avviso che se l'Iran colpisce qualche americano o beni americani, abbiamo nel mirino 52 siti iraniani, alcuni ad un livello molto alto e importante per l'Iran e la cultura iraniana, e quegli obiettivi e l'Iran stesso, saranno colpiti molto velocemente e molto duramente. Gli Stati Uniti non vogliono più minacce!", aveva scritto Trump.

Ministro degli esteri iraniano: "Trump vuole commettere crimini di guerra"

Alle minacce di Trump ha replicato Javad Zarif, ministro degli esteri iraniano, che ha ricordato come "colpire siti culturali sarebbe un crimine di guerra". "Dopo le gravi violazioni della legge internazionale con i vigliacchi omicidi di venerdì scorso – aggiunge Zarif -, Trump minaccia di commettere nuove violazioni dello ‘jus cogens'", la norma del diritto internazionale a tutela di valori considerati fondamentali per un Paese. "Non importa se dia calci o urli, la fine della presenza maligna degli Usa in Medio Oriente è iniziata". "Quelli mascherati da diplomatici e coloro che si sono spudoratamente seduti a identificare obiettivi civili e culturali iraniani non dovrebbero nemmeno preoccuparsi di aprire un dizionario giuridico. Jus cogens si riferisce a norme perentorie del diritto internazionale, vale a dire le linee rosse internazionali.Cioè, un grande ‘No'", scrive Zarif.

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