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Scontro USA - Iran

Morte Soleimani, l’Iran risponde agli Usa: “Non rispetteremo più gli accordi sul nucleare”

Sale la tensione tra Iran e Usa dopo la morte del generale Qassem Soleimani in un raid militare statunitense venerdì scorso a Baghdad: Teheran ha fatto sapere che non rispetterà più alcun limite previsto dall’accordo sul nucleare del 2015 e che arricchirà l’uranio “senza restrizioni in base alle sue esigenze tecniche”. Trump: “Se attaccati reagiremo in maniera spropositata”.
A cura di Ida Artiaco
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La risposta dell'Iran dopo la morte del generale Qassem Soleimani in un raid militare statunitense venerdì scorso a Baghdad non si è fatta attendere. La tv iraniana Al Arabiya ha infatti annunciato che Teheran non rispetterà più alcun limite previsto dall'accordo sul nucleare del 2015. L'emittente ha citato una dichiarazione dell'amministrazione del presidente Hassan Rohani, secondo cui il Paese arricchirà l'uranio "senza restrizioni in base alle sue esigenze tecniche". Poco prima, Houssein Dehghan, uno dei più stretti consiglieri dell'ayatollah Ali Khamenei, aveva annunciato in una intervista alla CNN che "la risposta dell'Iran sarà sicuramente militare e contro siti militari", replicando in questo modo al tweet in cui Donald Trump ha affermato che tra i possibili obiettivi degli Usa, per un totale di 52, ci sono anche siti culturali iraniani.

Cosa prevede l'accordo sul nucleare iraniano del 2015

Si ricordi, a quanti si chiedano cosa preveda l'accordo sul nucleare iraniano, stipulato tra Teheran e i paesi del cosiddetto “5+1”, cioè i membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU con potere di veto (Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Russia e Cina) più la Germania, che con questo patto i paesi occidentali hanno concesso di eliminare progressivamente le sanzioni economiche imposte all’Iran negli ultimi anni, mentre l’Iran ha a sua volta accettato di limitare il suo programma nucleare e permettere alcuni periodici controlli da parte dell’ONU alle sue installazioni nucleari.

Tensione Usa-Iran: "Teheran cancellerà Israele dalle carte geografiche"

Ma la risposta dell'Iran agli attacchi statunitensi non si sono esauriti qui. "Se gli Usa compiranno un nuovo attacco dopo la rappresaglia iraniana per l'uccisione del generale Qassem Soleimani, Teheran cancellerà Israele dalle carte geografiche". E' quanto affermato da Mohsen Rezai, ex capo delle Guardie della rivoluzione, attualmente segretario del potente Consiglio per la determinazione delle scelte, un organo di mediazione fra le diverse istituzioni dello Stato. "Le truppe Usa saranno presto espulse dalla regione", ha aggiunto Rezai, citato dall'agenzia Fars, parlando ad una commemorazione di Soleimani a Teheran.

Trump: "Se attaccati reagiremo in maniera spropositata"

Dopo le dichiarazioni dell'Iran e le minacce di eliminare Israele e di far venire meno quanto previsto dall'accordo sul nucleare, è arrivato un nuovo tweet del Presidente degli Stati Uniti, Trump. "Gli Stati Uniti colpiranno in maniera sproporzionata, se verranno attaccati", ha scritto.

Riunione d'emergenza della Nato in programma lunedì

Intanto, mentre volge al termine il primo corteo funebre a Ahvaz in onore di Soleimani e dopo che il Parlamento iracheno ha approvato una risoluzione nella quale si chiede l'uscita dal Paese di tutte le truppe straniere presenti, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ha convocato per domani pomeriggio, lunedì 6 gennaio, una riunione del Consiglio Nord Atlantico, vale a dire gli ambasciatori dei 29 Paesi membri, per consultazioni a seguito delle tensioni in Medio Oriente dopo l'assassinio del generale iraniano Qassem Soleimani. Lo ha annunciato un portavoce dell'Alleanza atlantica. La riunione del Consiglio si terrà alle 15 nella sede dell'Alleanza di Bruxelles, ha precisato un'altra fonte.

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