Trovato il relitto del sottomarino indonesiano scomparso: i 53 marinai a bordo sarebbero tutti morti
Il sottomarino KRI Nanggala 402 scomparso al largo di Bali lo scorso 23 aprile è affondato e tutti i 53 marinai a bordo sono morti in servizio. Lo ha confermato Hadi Tjahjanto, il capo delle Forze armate di Giacarta. Ieri erano stati recuperati alcuni detriti e stamattina, alla fine, è stato individuato anche il relitto al largo delle coste indonesiane di Bali.
I contatti erano stati persi mercoledì scorso, mentre il sottomarino stava effettuando alcune esercitazioni militari. Le speranze di trovare i militari ancora in vita si sono azzerate nel momento in cui in acqua sono stati ritrovati anche alcuni oggetti appartenenti all'equipaggio. "Con quello che abbiamo trovato e riteniamo provenire dal sottomarino, siamo passati dalla fase in cui ritenevamo che il sommergibile fosse scomparso a quella in cui pensiamo sia affondato", ha commentato Yudo Margono, il capo della Marina indonesiano, spiegando che i detriti "non sarebbero potuti uscire dal sottomarino senza pressione esterna o senza danni al suo sistema di lanciasiluri". Poi con la localizzazione del relitto è arrivata anche la conferma, purtroppo, sull'equipaggio.
Secondo la Marina indonesiana il sommergibile, uno dei cinque della flotta del Paese, potrebbe essere affondato a causa di un problema ai tubi lanciasiluri o per una collisione. Una macchia d'olio individuata nell'area dove si era immerso il sottomarino potrebbe far pensare anche a una rottura nel serbatoio. Il relitto si trova a 850 metri di profondità. Da quando si erano persi i contatti, erano state mobilitate circa 20 imbarcazioni e un centinaio di soldati per rintracciare il sommergibile e le 53 persone al suo interno. La Marina stimava che, in caso di interruzione di corrente, le riserve di ossigeno sarebbero bastate per circa 72 ore, soglia oltrepassata ieri mattina.