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Stuprata e uccisa dal branco in India, 4 sospetti portati sul posto e uccisi dalla polizia

Le quattro vittime erano accusate di di aver stuprato in gruppo e poi barbaramente ucciso e dato alle fiamme una dottoressa veterinaria di 27 anni. Il sospetto è che la polizia abbia messo in atto il gesto volontariamente come una sorta di atto di giustizia sommaria. Gli inquirenti sostengono che è stato un atto dovuto perché i sospetti avrebbero cercato di fuggire.
A cura di Antonio Palma
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Quattro uomini sono stati uccisi dalla polizia indiana sul luogo di un barbaro delitto dove erano stati condotti per un sopralluogo dopo essere stati accusati del gravissimo reato: aver stuprato in gruppo e poi barbaramente ucciso e dato alle fiamme una dottoressa veterinaria. È quanto accaduto in India, in un sottopassaggio a Chatanpally, nella città di Shadnagar, lo stesso luogo in cui è stata assassinata la donna di 27 anni per cui gli inquirenti indagavano, Priyanka Reddy. L’uccisione dei ragazzi ha destato molto scalpore nel Paese sopratutto per il sospetto che la polizia abbia messo in atto il gesto volontariamente come una sorta di atto di giustizia sommaria per quanto accaduto. Del resto l’ennesimo episodio di violenza in India aveva innescato violente proteste di piazza nel Paese con la popolazione e la famiglia della vittima che chiedevano giustizia immediata e maggiore impegno da parte della polizia per reprimere questi episodi. Un parlamentare indiano addirittura aveva affermato che i suoi stupratori e assassini dovevano essere " portati in pubblico e linciati".

Gli agenti del locale dipartimento di polizia dal loro canto sostengono che è stato un atto dovuto perché i sospetti avrebbero cercato di fuggire prendendo anche la pistola di un agente. I sospetti erano sotto la custodia degli agenti al momento del fatto. Secondo le autorità locali, appena giunti nei pressi del luogo in cui era stato ritrovato il corpo della veterinaria, sarebbero fuggiti e la polizia avrebbe aperto il fuoco per fermarli. "Adesso mia figlia riposerà' in pace" ha dichiarato ai giornali locali il padre della donna assassinata dopo essere stato informato dell’accaduto. Dichiarazioni simili sono arrivate anche da parte di altre persone chetano elogiato gli agenti ma a denunciare l’illegalità di quanto accaduto sono state invece diverse associazioni  per i diritti umani. "Questo episodio è inaccettabile: la polizia non può essere autorizzata ad uccidere in nome delle donne" ha dichiarato ad esempio l’avvocato dei diritti civili Vrinda Grover. “Questo tipo di giustizia è alterata. Gli omicidi sono solo uno stratagemma per evitare le nostre accuse a governi, magistratura e polizia. Chiediamo un'indagine approfondita al riguardo” ha concluso l’avvocato.

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