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Stordito col taser in ascensore e fatto a pezzi con la motosega: l’orribile omicidio di Fahim Saleh

A ricostruire parte dell’efferato omicidio di Fahim Saleh i video registrati dalle telecamere di sorveglianza del palazzo. Nei video si vede l’imprenditore di 33 anni aggredito appena uscito dall’ascensore, che si apre direttamente nel suo appartamento. A rivenire il cadavere sembrato è stata la sorella di Saleh.
A cura di Antonio Palma
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Sorpreso in ascensore e stordito col taser prima di essere trascinato in casa sua e fatto a pezzo con una motosega. Sembra l’orribile sequenza di un film horror ma purtroppo la scena racconta l’esatta dinamica del terribile omicidio di Fahim Saleh, l’imprenditore milionario fondatore della startup Gokada ucciso nel suo lussuoso appartamento di New York dove il suo cadavere è stato rivenuto martedì in un lago di sangue, senza testa e smembrato. A ricostruire parte dell’efferato omicidio, il cui movente è ancora avvolto nel mistero, i video registrati dalle telecamere di sorveglianza del palazzo.

Dagli stessi filmati la polizia ha potuto far risalire il delitto di Fahim Saleh al giorno precedente a quello della scoperta del cadavere. Nei video si vede l’imprenditore di 33 anni aggredito appena uscito dall'ascensore, che si apre direttamente nel suo appartamento acquistato di recente da Saleh al costo di 2,25 milioni di dollari. Fonti della polizia hanno riferito al New York Post che il video di sorveglianza nella hall dell'edificio mostra il sospetto sicario che entra nell'ascensore con Saleh intorno alle 13:40 di lunedì. L’uomo avrebbe finto di salire ad un altro piano scambiando anche qualche parola con la vittima ma appena giunto all’appartamento di Saleh lo ha aggredito col taser.

Secondo quanto riferito, l’assassino era vestito di nero e portava una borsa, questo fa ipotizzare potesse trattarsi di un killer professionista assoldato per compiere il delitto ma gli inquirenti per ora non hanno rilasciato alcuna informazione su eventuali sospetti. Il corpo di Saleh è stato smembrato con una sega elettrica, che le autorità hanno trovato sulla scena collegata a una presa elettrica.

A rivenire il cadavere è stata la sorella di Saleh che era andata nel suo appartamento verso le 15:30 di martedì dopo che non aveva più avuto sue notizie. Per gli investigatori probabilmente proprio il suo intervento ha indotto alla fuga il killer che era pronto a far sparire il cadavere come dimostrano le diverse buste già pronte. "Sapeva chiaramente cosa stava facendo. Pensiamo che il suo intento fosse quello di sbarazzarsi delle parti del corpo e tornare indietro e ripulirlo e far sembrare che non fosse successo nulla ma è stato costretto ad andare via prima di finire il lavoro" ha rivelato uno degli inquirenti.

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