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Sorelline uccise dal papà a Tenerife, bufera sul parroco: “La colpa è dell’infedeltà della madre”

Bufera su Padre Báez, al secolo Fernando Báez Santana, che si è dimesso da parroco di Gran Canaria ed è stato interdetto dalla celebrazione dell’Eucarestia per aver detto che la colpa dell’omicidio di Anna e Olivia Gimeno, rapite dal papà a fine aprile, è dell’infedeltà della madre. Intanto, continuano le ricerche del corpo della più piccola delle bambine e dell’uomo.
A cura di Ida Artiaco
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Olivia e Anna e il papà Tomàs (Facebook).
Olivia e Anna e il papà Tomàs (Facebook).

Mentre continuano le indagini sull'assassinio di Anna e Olivia Gimeno, le due sorelline di 1 e 6 anni scomparse a Tenerife alla fine dello scorso mese di aprile, rapite e uccise dal papà Tomás, che risulta ancora disperso, è bufera su Padre Báez, al secolo Fernando Báez Santana. Il parroco di Gran Canaria, infatti, è stato rimosso dal suo incarico e interdetto dalla celebrazione dell'Eucaristia per aver incolpato della loro morte la madre delle bimbe, Beatriz. A questi provvedimenti si aggiunge l'obbligo "di non rilasciare dichiarazioni sui media o sui social network nella sua qualità di sacerdote".

Secondo l'ex parroco, il comportamento di Tomás Gimeno, papà delle due bambine, è dovuto "all'infedeltà" della madre di Anna e Olivia. Anzi, "lui si è tolto di mezzo, per non continuare a soffrire" ma anche per non far soffrire le ragazze "perché non subissero la perdita del padre". È quanto ha scritto in un lungo post su Facebook. Il vescovo delle Isole Canarie, José Mazuelos, ha commentato la vicenda affermando che la "Chiesa non giustificherà mai la morte di minori innocenti per infedeltà. Le sue parole sono state sfortunate, non c'è motivo per difendere quello ha detto", ha aggiunto sul sacerdote che non è nuovo a situazioni scomode. Già lo scorso gennaio era finito nella bufera per non aver rispettato le misure anti Covid durante un'escursione, e ancora prima era diventato famoso per alcune sue dichiarazioni: "La Vergine non è apparsa da nessuna parte (…) È una bugia! Non a Fatima, non a Lourdes, non a Carabanchel, in nessuna parte del mondo. La Vergine viveva a Betlemme Era a Gerusalemme… Nient'altro!", aveva ripetuto.

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Dopo il ritrovamento del copro di Olivia, 6 anni, in un sacco in fondo al mare alla fine della scorsa settimana, continuano le ricerche della sorella minore, Anna, e del papà Tomás. "Dobbiamo trovare Tomás per chiudere il cerchio e mettere la parola fine a questa vicenda", aveva detto Joaquín Amills, rappresentate legale di Beatriz Zimmerman, la mamma delle due, di cui si erano perse le tracce il 27 aprile. Una vicenda che appare ancora avvolta dal mistero. Quello che diventa sempre più chiaro secondo la stampa iberica è che le sorelline sarebbero già arrivate morte al molo di Puerto Marina, con i loro corpi già conservati nelle borse che l'uomo avrebbe poi gettato in mare legandole all'ancora della loro barca. In una borsa è stato ritrovato il cadavere di Olivia, mentre l'altra era vuota. Si pensa infatti che il corpo dell'altra bambina sia riuscito a uscire dal sacco a causa della corrente marina, il che ne rende molto difficile la localizzazione.

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