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Si schianta con l’auto a 150 km/h per rispondere al telefono: Joshua muore insieme ai tre amici

Secondo l’inchiesta della polizia inglese, poco prima di sbandare il 21enne aveva risposto al telefono probabilmente distraendosi. A causa della velocità, dopo aver perso il controllo della vettura, ha colpito un marciapiede, ha tranciato via un palo della fermata dell’autobus e ha distrutto un lampione di cemento prima di colpire un albero.
A cura di Antonio Palma
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Una distrazione fatale per rispondere al telefono mentre sfrecciava ad altissima velocità in strada al volante della sua auto, così un giovane automobilista britannico ha ucciso se stesso e tre amici che viaggiavano con lui quando l'auto su cui si trovavano è uscita di strada e si è schiantata contro un albero fuori dalla carreggiata. La tragedia risale all'ottobre scorso ma solo ora una inchiesta della polizia inglese ha ricostruito quanto accaduto nei momenti immediatamente precedenti all'incidente stradale costato la vita all'automobilista 21enne Joshua Parkes e ai suoi amici Nathan Cartwright, 18 anni, Lucy Tibbetts, 16 anni, e Izzie Floyd, anche sedicenne. Della comitiva di amici solo un altro passeggero si è salvato, una ragazza che è rimasta gravemente ferito ma è sopravvissuta.

Secondo l'inchiesta il 21enne stava guidando a più di tre volte oltre il limite di velocità, a circa 150km orari, quando è avvenuto lo schianto a Dudley, nelle West Midlands. A causa della velocità, dopo aver perso il controllo della vettura, ha colpito un marciapiede, ha tranciato via un palo della fermata dell'autobus e ha distrutto un lampione di cemento prima di colpire l'albero. Secondo la polizia , l'automobilista ha sbandato all'altezza di una curva andando dritto invece di sterzare, finendo quindi sul lato sbagliato della strada. A questo punto Joshua ha dovuto sterzare per evitare un'auto in arrivo e questo ha innescato la carambola mortale.

Secondo l'inchiesta, poco prima di sbandare il 21enne aveva risposto al telefono probabilmente distraendosi. La stessa vettura, in cui l'unico a indossare la cinta era l'automobilista, era sta notata e segnalata anche da una pattuglia della polizia ferma che però l'aveva subito persa di vista a causa del velocità.

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