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“Se vuole può spostarsi in prima classe”, passeggera stuprata dai controllori sul treno

L’episodio di violenza sessuale si è consumato su un convoglio ferroviario a lunga percorrenza in Pakistan. I tre dipendenti delle ferrovie private arrestati.
A cura di Antonio Palma
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Attirata in trappola in una carrozza del treno senza passeggeri e stuprata da tre controllori dipendenti delle ferrovie locali, quelli che avrebbero dovuto controllare la sicurezza a bordo La terribile storia arriva dal Pakistan dove ha suscitato indignazione in tutto il paese soprattutto per l’identità degli aggressori. L’episodio di violenza sessuale si è consumato la scorsa settima su un convoglio ferroviario a lunga percorrenza che collega le due città di Multan a Karachi.

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Secondo quanto ricostruito dalla polizia locale, la donna, una giovane mamma 25enne, era salita a bordo con regolare biglietto occupando la carrozza con classe assegnata al suo titolo di viaggio. Durante il controllo biglietti, però, sarebbe partita la trappola messa in atto dal controllore. L’uomo si è avvicinato alla vittima e le avrebbe chiesto se voleva trasferirsi in prima classe, una parte del treno con aria condizionata in cui i posti erano liberi.

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La donna ha accettato volentieri e lo ha seguito ma qui è iniziato l’incubo. Ad attenderla nella carrozza vuota ha trovato altri due uomini, sempre parte del personale delle ferrovie, che l’hanno aggredita, immobilizzata e infine stuprata a turno. Secondo i resoconti della stampa locale, la donna ha cercato anche di scappare ma è stata bloccata e minacciata di morte se avesse rivelato l’accaduto.

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La terribile violenza scoperta solo quando un agente di polizia ferroviaria in servizio alla stazione di arrivo ha chiesto alla donna se avesse bisogno di aiuto, vedendo la vittima 25enne immobile su una panchina. Solo così la donna ha raccontato tutto ed è scattata la caccia ai tre uomini in servizio sul treno. I tre infatti si erano dileguati facendo perdere le tracce ma sono stati individuati e arrestati nei giorni successivi.

"Sarà intrapresa un'azione penale e amministrativa anche contro il proprietario della compagnia privata che gestiva il treno", ha affermato il capo della polizia delle Ferrovie in una nota, spiegando che la società avrebbe dovuto eseguire un controllo dei precedenti sui dipendenti prima di assumerli.

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