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Prova ad avvelenare la figlia neonata con l’antigelo nel latte: papà condannato a 50 anni di carcere

Un uomo di South Fulton, in Georgia, è stato condannato a 50 anni di reclusione per aver cercato di uccidere la figlia appena nata versando la soluzione antigelo per motori nel biberon con il latte.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un uomo di South Fulton, in Georgia, è stato condannato a 50 anni di prigione per tentato omicidio nei confronti della sua bambina appena nata. Secondo le prime informazioni sul caso, l'uomo avrebbe cercato di uccidere la figlioletta avvelenando il biberon della bimba con l'additivo antigelo nel mese di ottobre 2020.

Dopo aver bevuto il latte contaminato, la neonata fu ricoverata in ospedale per sospetto avvelenamento. All'epoca, la bimba aveva solo 18 giorni e aveva riportato gravi ferite agli organi interni. I medici però lavorarono strenuamente per salvarle la vita, seguendola per mesi nel reparto pediatrico fino alla sua completa ripresa.

Il personale medico aveva allertato le autorità dopo aver effettuato i primi accertamenti e aver verificato gli effettivi danni da avvelenamento. Le forze dell'ordine avevano individuato nel papà della bambina il principale sospettato del reato e nei suoi confronti era stato emesso un mandato di arresto con conseguente interrogatorio.

Dopo aver negato tutte le accuse a lui rivolte, l'uomo aveva finalmente confessato agli inquirenti di aver versato nel biberon della figlia la soluzione antigelo, mischiandola con il latte materno per poi fargliela bere. Agli investigatori aveva detto di aver cercato di uccidere la piccola perché, dopo aver scoperto di essere rimasta incita, la madre si era rifiutata di interrompere medicalmente la gravidanza come lui avrebbe voluto.

Il processo a carico dell'uomo si è svolto anche alla presenza della bimba, che oggi ha circa 3 anni, della mamma e della nonna. Alcuni medici dell'ospedale che l'aveva presa in cura dopo l'avvelenamento, avevano testimoniato quanto rilevato in quei giorni durante le visite ospedaliere. La giuria ha ritenuto l'uomo colpevole del reato, condannandolo a 50 anni di reclusione. L'uomo ne sconterà 40 in carcere.

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