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Il pornoattore Nacho Vidal arrestato per un rito sciamanico a base di veleno di rospo: morì un uomo

Il noto pornoattore spagnolo Nacho Vidal è stato arrestato dalla Guardia Civil in relazione alla morte del fotografo José Luis Abad avvenuta la scorsa estate nella città valenciana di Enguera: la vittima partecipò a un rito sciamanico consistente nell’inalazione di veleno di rospi.
A cura di Davide Falcioni
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Il celebre pornoattore spagnolo Nacho Vidal è stato arrestato dalla Guardia Civil in relazione alla morte del fotografo José Luis Abad avvenuta la scorsa estate nella città valenciana di Enguera: la vittima partecipò a un rito sciamanico consistente nell'inalazione di veleno di rospi. A confermare l'arresto del Rocco Siffredi iberico è El Pais citando fonti vicine agli investigatori. L'ipotesi di reato che grava sulle spalle di Vidal e di altri due uomini del suo entourage è di omicidio colposo.

Stando a quanto riportato dal quotidiano spagnolo il rito sciamanico avrebbe dovuto aiutare il fotografo Abad ad uscire dalla tossicodipendenza e sarebbe stato effettuato in una casa di Nacho Vidal. L’esame autoptico aveva accertato la presenza di dimetiltriptamina, sostanza presente in alcune ghiandole dei rospi  che ha un effetto allucinogeno particolarmente potente. L'ispezione cadaverica aveva stabilito che la causa del decesso del fotografo fosse stato un infarto del miocardio e prima di morire Abad aveva accusato convulsioni e asfissia. Nacho Vidal e gli altri due indagati sono accusati non solo di aver provocato, pur senza volerlo, la morte dell'uomo, ma anche di non averlo soccorso. Il pornoattore, interrogato, aveva spiegato: "Non ho mai avuto l'intenzione di fare del male a quell'uomo. Anzi, volevo aiutarlo, perché una grande amicizia mi lega a sua cugina".

Dopo essere stato tratto in arresto venerdì scorso, Vidal è stato rilasciato senza misure restrittive. Secondo quanto riferito da El Pais – che cita fonti vicine all’attore – il rito sciamanico venne registrato con uno smartphone su richiesta dello stesso fotografo e proprio il video sarebbe una delle prove principali analizzate dalla Guardia Civil per le indagini.

Perché i rospi possono essere pericolosi

Quando molestati, i rospi secernono una sostanza velenosa come sistema di autodifesa verso i predatori: tale sostanza viene prodotta da ghiandole situate nella pelle dorsale e agisce sul cuore e sul sistema nervoso del predatore. È in grado di uccidere un uomo ma a condizione che sia iniettato in quantità uguale a quella secreta da 10 rospi, altrimenti provoca solo una leggera irritazione sulla pelle. A quanto pare, dunque, il fotografo José Luis Abad inalò una grande quantità di veleno rivelatosi poi letale.

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