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Parigi, vive da giorni su un platano per protesta: “Da pazzi tagliare gli alberi, ci danno ossigeno”

Un uomo di 35 anni, Thomas Breil, vive da 18 giorni su una capanna costruita da lui su un platano, che si trova in un boulevard parigino, a due passi dal ministero della Transizione ecologica. Sta protestando contro l’abbattimento degli alberi: “Sono esseri viventi come noi, ci danno ossigeno, tagliarli è da pazzi. Ci preoccupiamo dei roghi in Amazzonia ed è giusto, io intanto faccio quel che posso qui, in Francia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Gli alberi sono esseri viventi come noi, ci danno ossigeno, tagliarli è da pazzi. Ci preoccupiamo dei roghi in Amazzonia ed è giusto, io intanto faccio quel che posso qui, in Francia". Come un moderno Cosimo, il protagonista de ‘Il Barone rampante', il romanzo di Italo Calvino, Thomas Breil, 45 anni, vive da 18 giorni su un albero. La sua casa momentaneamente è un platano in boulevard Saint-Germain, a Parigi, vicino ai tavolini del Café de Flore, a pochi metri dal celebre museo d'Orsay, a pochi passi ministero della Transizione ecologica.

Ed è proprio il ministero l'obiettivo della protesta dell'uomo, che grazie a un'imbracatura si muove tra i rami e vive dallo scorso 28 agosto su una capanna che si è costruito sulla cima dell'albero. Stefano Montefiori, il corrispondente da Parigi per il Corriere della sera lo ha intervistato, parlando con lui al telefono, per via del rumore della strada che non permette un'agevole conversazione: il giornalista sul marciapiede, Breil in alto sui rami. Anche di notte Breil è costretto del resto ad utilizzare delle cuffie, per via del caos delle macchine che sfrecciano sul viale.

L'uomo non ha in programma di scendere, l'obiettivo della sua protesta è proprio l'adiacente ministero: "Io qui ci resto anche tutta la vita, non c’è problema, a meno che non rinunceranno a tagliare quei 25 alberi a Condom, nel Gers". Brail è riuscito già a salvare sette platani nel suo villaggio a Mazamet, poi un'altra ventina a Moissac, sempre nel Sud, e a fine agosto ha deciso di portare la battaglia a Parigi, davanti alle finestre della ministra Elisabeth Borne. "Nei villaggi e nelle città di tutta la Francia continuano a tagliare magnifici alberi vecchi anche di 200 anni per i motivi più diversi, per costruire palazzi o modificare le strade, ma è vietato dalla legge. Chiedo solo che il governo faccia rispettare l’articolo L350, che protegge le piante in città e lungo le vie di comunicazione. Non si possono abbattere, è proibito. Tutto qui", ha spiegato

Suo figlio di due anni ha fatto il compleanno nello stesso giorno dell'anniversario della morte di suo padre: "Io non ero a casa perché stavo qui, ma da grande gli spiegherò che l’ho fatto per lui"

Salire sugli alberi per lui è naturale: "Lo faccio da 25 anni, ho cominciato come giardiniere paesaggista e poi mi sono specializzato nella potatura e nella cura dei grandi alberi". Sul platano ha attaccato un cartello che recita: "aux arbres citoyens!", citazione della Marsigliese. "Sono arrivati i pompieri, hanno messo i materassi sul marciapiede ma poi hanno capito che non era il caso e se ne sono andati", ha raccontato.

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