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Covid 19

“Non è un addio”: il commovente video dell’infermiere malato di Covid morto a 28 anni

Dal Messico la tragica storia di Sergio Humberto Padilla Hernandez, un infermiere di 28 anni che, dopo essersi ammalato di Covid, dall’ospedale ha voluto registrare un video per salutare i suoi cari. “Non è un addio, sono sicuro che ritornerò”, dice il giovane prima di farsi intubare. Il giorno dopo, però, l’infermiere è morto.
A cura di Susanna Picone
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La pandemia di Coronavirus continua a registrare vittime in tutto il mondo anche tra medici e infermieri. Dal Messico arriva la storia di Sergio Humberto Padilla Hernandez, un infermiere di 28 anni che, dopo essersi ammalato, dall’ospedale ha registrato un video poi diventato virale sui social. Un video nel quale l’infermiere si rivolge ai suoi cari dicendo “ci rivedremo, non è un addio”: purtroppo però, come scrivono i media locali, Sergio è poi deceduto in ospedale. Originario dello Stato di Chihuahua, Padilla ha contratto il Covid-19 e prima di sottoporsi all’intubazione endotracheale ha registrato il video che dura poco meno di un minuto.

Il video dell'infermiere messicano malato di Covid

“Ebbene, è arrivato il momento della verità. Mi sottoporrò all'intubazione endotracheale, voglio che, succeda quello che succeda, sia fatta la volontà di Dio e mi ricordiate sempre per quello che sono stato e per quello che sono, perché voglio ritornare”, dice Sergio nel suo video dall’ospedale. E ancora: “Questo non è un addio, sono sicuro che ritornerò, in qualche giorno recupero e riprenderemo di nuovo, tornerò a vedervi, amici, famiglia, vi amo e so che state pregando per me”. “Ci vediamo”, conclude l’infermiere. Secondo la ricostruzione dei media locali, l’infermiere avrebbe registrato il video il 5 novembre e sarebbe morto il giorno dopo.

L'infermiere messicano in una foto condivisa su Facebook
L'infermiere messicano in una foto condivisa su Facebook

Il dolore per la morte del giovane infermiere

“Possiamo imparare molto sulla morte di Sergio, un giovane molto professionale, gentile, disponibile che si preoccupava sempre di tutelare la salute della polizia, delle segretarie e delle persone detenute qui e ovviamente esprimiamo le nostre più sincere condoglianze a tutta la sua famiglia, supportandoli in questo momento difficile", il commento di Juan Carlos Renteria Villegas, dalla Direzione della Sicurezza Municipale di Cuauhtémoc presso il quale da qualche mese l’infermiere lavorava. Un messaggio di cordoglio è apparso anche sui social del Cecytech, la scuola presso cui il ventottenne aveva studiato. Il Chihuahua è uno degli stati messicani che ha risentito maggiormente della nuova ondata della pandemia, dove gli ospedali hanno iniziato a rifiutare i pazienti perché troppo pieni.

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