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“Non bisogna essere teneri coi bimbi”, uccide a botte la figlia di 16 mesi della compagna

L’uomo accusava la madre della piccola di essere troppo tenera con la bimba e sottoponeva la piccola a una serie di abusi fisici.
A cura di Antonio Palma
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Pensava che quell’uomo conosciuto online su un sito di incontri potesse darle amore e affetto e potesse crescere con lei la bimba di 16 mesi nata da un precedente rapporto ma appena ha messo piede nell’abitazione di lui, per lei e la piccola si sono aperte le porte dell’inferno con botte e soprusi quotidiani fino a quando il 39enne ha ucciso la piccola a botte. La terribile storia di violenza arriva dalla Gran Bretagna dove l’uomo, Kamran Haider, è stato ritenuto colpevole e condannato per aver ucciso la figlia di 16 mesi della sua nuova compagna nella sua casa di Ilford, a est di Londra.

Kamran Haider
Kamran Haider

I due si erano conosciuti cinque settimane prima della tragedia, e poco dopo la madre della bambina, Asiyah Amazir, si era trasferita a casa di Haider per aiutarlo con la sua attività di allevamento di cani. La donna ha riferito in aula che inizialmente l’uomo sembrava "verbalmente aggressivo" ma non pericoloso. Poi, due settimane prima dell'attacco mortale, Nusayba ha subito un trauma cranico mentre era sotto la custodia di Haider. Secondo la donna, la piccola sarebbe stata sottoposta a una serie di abusi fisici. L’uomo l’avrebbe picchiata e fatta adottare varie "posizioni di stress", secondo l'avvocato dell'accusa, e la madre della bimba sarebbe impossibilita a intervenire perché minacciata e schiaffeggiata.

Haider giustificava il suo comportamento accusando la signora Amazir di essere troppo tenera con la bimba. Il giorno dell'attacco mortale, la signora Amazir ha detto di aver sentito Nusayba piangere, poi Haider che diceva "stai zitta” e la colpiva ancora. La bimba poco dopo è svenuta, è stata trasportata in ospedale dove però non si è mai più ripresa ed è morta pochi giorni dopo nel settembre 2019.

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