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No Vax di 28 anni negava il virus ma in punto di morte si pente: “Il Covid non è una bufala”

Curt Carpenter, giovane statunitense negazionista e no vax di 28 anni, è morto di Covid lo scorso maggio: poco prima che il suo cuore cessasse di battere si è pentito delle sue convinzioni. “Non è una bufala, è tutto vero”
A cura di Davide Falcioni
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Era convinto che il Sars-Cov-2 fosse una bufala, che vaccinarsi sarebbe stato inutile e che naturalmente i morti e i contagi fossero una montatura dei giornalisti "terroristi". Eppure Curt Carpenter, giovane statunitense di 28 anni, è proprio di Covid che è morto lo scorso maggio: poco prima che il suo cuore cessasse di battere si è pentito delle sue convinzioni. Peccato però che ormai fosse troppo tardi. Il giovane era stato ricoverato a marzo e aveva deciso di non vaccinarsi, anche se la madre Chirsty e la sorella Cayla avevano contratto il coronavirus e avevano anche rischiato gravi conseguenze. "Pensava che la pandemia fosse un'invenzione  – ha raccontato la mamma in un'intervista rilasciata al Washington Post – e non l'ha preso sul serio, fino a quando non ha potuto respirare senza l'ossigeno".

Dopo la morte di Curt sua madre ha detto di essere intenzionata far di tutto per far sì che quella tragedia familiare non fosse inutile. "So che se mio figlio fosse sopravvissuto, si sarebbe assicurato che tutti sapessero quanto sia grave questa malattia e quanto sia importante il vaccino", ha riferito al Wasgington Post la donna, ammettendo che il ragazzo non aveva preso sul serio la minaccia della pandemia prima di trovarsi ricoverato in ospedale: "Curt pensava che il Covid fosse una bufala e non l’ha preso sul serio, fino a quando non ha potuto respirare senza l’ossigeno. Lo stesso giorno in cui gli è stato messo il ventilatore, ci ha detto: ‘Questa non è una bufala, è tutto vero!'". Quell'ammissione da parte del 28enne poco prima di morire ha convinto sua madre a fare di tutto per evitare altri lutti: "Se possiamo convincere le persone a vaccinarsi e se possiamo salvare anche solo un’altra vita, ne varrà la pena. Se Curt fosse qui oggi, lo farebbe. Sentiamo di dover onorare la sua memoria".

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