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Nigeria, sbeffeggiano un governatore in video: due tiktoker condannati a 20 frustate

Frustate in pubblico, pulizie dei bagni del tribunale, multa salata, video di scuse. È quanto prevede la sentenza di un tribunale nigeriano emessa nei confronti di due giovani tiktoker, colpevoli di aver sbeffeggiato un governatore statale in un video diffuso sui social.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Doveva essere una banale video canzonatorio e goliardico: è finita con una condanna a 20 frustate in pubblico, l'obbligo di pulire bagni del tribunale per 30 giorni e una multa da 10mila naira (circa 21,94 euro). Come se non bastasse, i due dovranno anche impegnarsi a diffondere sui loro account un video di scuse.

Questo l'elenco di punizioni inflitto agli "Uniquepikin", un duo di comici nigeriani attivi su TikTok, Mubarak Isah Muhammad e Nazifi Muhammad Bala, di 26 anni 23 anni, autori di un video in cui si fanno beffe di un politico locale. Ora rischiano di pagare a caro prezzo l'atto di irriverenza.

La loro colpa? I due avevano preso di mira alcuni atteggiamenti del governatore dello Stato di Kano: Abdullahi Umar Ganduje. In particolare, lo avevano accusato di corruzione, accaparramento abusivo di terreni e di aver dormito sul posto di lavoro.

Come quanto reso noto da un collaboratore del duo, il video era stato girato quattro anni prima ma è stato notato dalle autorità solo di recente. I due sono stati citati in giudizio per due capi d'imputazione: "danno di immagine" nei confronti del governatore e "incitamento al disordine pubblico", secondo la vigente legge islamica della Sharia.

"Hanno ammesso le accuse. Non hanno nemmeno chiesto un avvocato difensore", ha fatto sapere alla CNN Baba Jibo Ibrahim, portavoce del tribunale dello Stato di Kano. I due giovani sono stati incriminati la scorsa settimana. Dopo un weekend trascorso agli arresti domiciliari, sono stati condannati alla fustigazione in pubblico lunedì 7 novembre.

La vicenda giudiziaria che ha investito i due tiktoker ha attirato aspre critiche da parte degli attivisti dei diritti umani: "Fare satira nei confronti di chi detiene l'autorità non è un crimine", è stato il commento Osai Ojigho, direttrice del distaccamento locale di Amnesty International, che ha richiesto l'annullamento immediato della sentenza.

Alle sue parole, hanno fatto eco quelle di Inibehe Effiong, avvocato per i diritti umani nigeriano: "Non capisco perché le persone dovrebbero essere fustigate. Tale forma di punizione è disumana ed è incompatibile con il diritto alla dignità della persona umana".

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