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Nepal, eletta la nuova ‘dea vivente’ Kumari: ha 3 anni e vivrà in isolamento fino ai 12

Trishna Shakya è stata incoronata nuova Kumari di Katmandu: sarà venerato come reincarnazione della divinità indù Talej. Protestano gli attivisti per i diritti dei minori: la piccola infatti sarà reclusa in un palazzo fino all’età della pubertà.
A cura di Biagio Chiariello
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Una bambina di tre anni, Trishna Shakya, è stata incoronata nuova ‘Kumari’ di Katmandu, la capitale del Nepal. Come la tradizione impone da oltre 500 anni, la piccola sarà venerata come la reincarnazione della dea indù Taleju fino a quando non raggiungerà la pubertà. Trisnha succede a Martina, prima ad essere eletta nell'epoca repubblicana e che ora ha raggiunto i 12 anni.  “I miei sentimenti sono contrastanti – ha spiegato il padre Bijaya Ratna Shakya ad Afp – è bello sia diventata la nuova Kumari, ma ci dispiace si debba allontanare da noi”. La bambina è stata portata in un palazzo dove risiederà fino alla sua pubertà e da cui potrà uscire solo 13 volte l’anno per le più importanti feste religiose.

La bimba scelta per essere la nuova ‘Kumari’ deve rispondere ad una serie di requisiti tra i quali la bellezza, l’esclusione di qualsiasi difetto fisico o cicatrice e la mancanza di perdita di sangue. La piccola, inoltre, non deve piangere, essere irrequieta o muoversi nel corso delle cerimonie in quanto questi eventuali suoi gesti potrebbero essere fonte di disgrazie per l’intero Paese. Come spiega l’Independent, “centinaia di devoti hanno partecipato ai festeggiamenti. La parata è terminata con l’arrivo a Kumari Bahal, un tempio che si trova nella piazza Durbar, dove Trishna Shakya vivrà fino alla pubertà. Potrà lasciare il palazzo solo 13 volte all’anno in occasione delle festività”.

Indù e buddistri hanno accolto l’incoronazione con giubilo, ma gli attivisti per i diritti dei minori lamentano come alle dee viventi venga negata la loro infanzia.  Come detto, le Kumari sono costrette a vivere isolate dalla società. In una sentenza emessa nel 2008, la Corte suprema di Katmandu ha sancito che le bambine hanno diritto a proseguire gli studi anche dopo l’incoronazione.

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