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Negli Usa Facebook ha consegnato alla polizia le chat di una 17enne che avrebbe abortito illegalmente

Meta, la società che gestisce Facebook, ha fornito alle autorità del Nebraska le chat tra una ragazza di 17 anni e sua madre. La giovane avrebbe praticato un aborto illegale con l’aiuto della madre.
A cura di Gabriella Mazzeo
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L’assurda vicenda riguarda due 15enni che condividevano la stanza in una casa di accoglienza del trevigiano. L’autore del gesto, che ha minacciato anche un educatore, è stato denunciato.

Meta, la società che controlla Facebook, ha consegnato alla polizia del Nebraska alcuni messaggi privati tra una madre e una figlia riguardanti un aborto farmacologico. La ragazzina, che ha 17 anni, chiedeva consiglio alla madre per poter abortire oltre le 20 settimane di gravidanza.

In Nebraska, l'aborto dopo questo lasso di tempo è infatti illegale: l'unica eccezione riguarda il pericolo per la vita della madre.

La concessione di Meta ha riaperto il dibattito sull'uso dei dati online delle donne, soprattutto in situazioni difficili come quelle di un aborto. Le associazioni per la tutela dei diritti delle donne hanno sottolineato che questo caso rappresenta un precedente pericoloso per la privacy delle donne e per la loro libertà di scelta.

Il tema interessa anche gli operatori sanitari, sempre più spaventati all'idea di aiutare una donna ad abortire, soprattutto negli Stati in cui le interruzioni volontarie di gravidanza sono diventate illegali.

L'argomento è tornato prepotentemente alla ribalta dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva eliminato il diritto all'aborto a livello federale, colpendo così duramente la sentenza Roe v. Wade e rendendo l'interruzione di gravidanza illegale in più di dieci stati americani.

La vicenda di Celeste Burgess, la 17enne del Nebraska, si è verificata prima della decisione della Corte Suprema, ma il coinvolgimento di Meta nelle indagini su di lei e sulla madre sembrano provare che i timori delle associazioni per la tutela dei diritti delle donne non sono infondati.

Anche se il caso non riguarda strettamente il ribaltamento della sentenza Roe v. Wade (che non ha cambiato la normativa del Nebraska), l'intervento di Meta dimostra che gli Stati Uniti sono davanti a potenziali importanti restrizioni della libertà personale.

Le autorità hanno infatti chiesto al social network l'accesso alle chat dopo aver ricevuto una soffiata sul caso. Mamma e figlia parlavano di come procurarsi pillole abortive.

L'adolescente avrebbe abortito in casa con l'aiuto della madre e di un ragazzo di 22 anni. Il giovane avrebbe poi sepolto il feto in un appezzamento di terreno di sua proprietà.

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