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Musicista mercenario russo sul palco col teschio di un combattente ucraino: “Dobbiamo ucciderli tutti”

Il musicista e mercenario nazionalista russo Igor Mangushev è salito sul palco del suo ultimo show esibendo il teschio di un combattente ucraino. “Noi combattiamo contro un’idea, non contro le persone. Non ci importa quanta gente uccideremo”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il musicista e mercenario nazionalista russo Igor Mangushev si è presentato sul palco del suo ultimo show con un teschio in mano. L'uomo, fondatore di E.N.O.T, esercito privato di combattenti nazionalisti filorussi, ha affermato davanti alle telecamere di avere tra le mani i resti di un combattente ucraino morto nell'acciaieria Azovstal di Mariupol.

"Non siamo in guerra con persone in carne e ossa – ha spiegato nel suo agghiacciante intervento -. Siamo in lotta con l'idea di Ucraina come Stato anti russo. Non può esserci alcuna pace, dobbiamo de-ucrainizzare il Paese". Sotto l'occhio della telecamera, Mangushev ha alzato il teschio del combattente di Kiev.

"Probabilmente lui non voleva finire ad Azovstal. Non è un civile, lo abbiamo ucciso noi – continua -. È stato particolarmente sfortunato perché col suon teschio realizzeremo un boccale".

"Siamo in guerra contro un'idea e questa è una tragedia per i soldati ucraini, perché non ci importa quanti ne dobbiamo uccidere Se fossimo in guerra con delle persone potremmo arrivare a una pace, ma stiamo sfidando un'idea e chiunque la sostenga deve essere ucciso". Nel corso del suo delirante intervento, Mangushev ha dichiarato che l'invasione russa "si è resa necessaria" per la salvaguardia dell'integrità della Russia.

Il musicista ha più volte affermato che l'Ucraina dovrebbe tornare nella sfera di influenza di Mosca anche tramite annessione, così come avvenuto con la Crimea. Il discorso fa parte dell'accettazione dell'idea di russificazione di territori fino a oggi liberi e indipendenti.

Il tentativo di riscrivere la storia degli ultimi anni viene quotidianamente portato avanti nelle zone conquistate: i libri di testo sono stati modificati per raccontare la versione russa della storia, e i canali tv locali soppressi. Nelle intenzioni di Mosca vi sarebbero poi altri referendum per dichiarare l'annessione delle città del sud. 

L'esercito privato E.N.O.T ha già agito nella guerra in Siria. Fino ad oggi è stata però tenuta al margine anche dalla società russa: le idee dei suoi mercenari erano considerate troppo estremiste. Il ruolo della piccola truppa nazionalista è diventato di rilievo con l'inizio della guerra in Ucraina: i militari sono infatti stati inviati in Donbass, lì dove ancora oggi combattono.

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