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Morto il “re” degli antivirus John McAfee: si è impiccato in carcere a Barcellona

John McAfee, fondatore dell’omonimo antivirus installato su milioni di computer in tutto il mondo, è stato trovato morto impiccato nella cella di un carcere di Barcellona in cui era detenuto. L’uomo era in attesa di essere estradato negli Stati Uniti, dove rischiava una condanna fino a 30 anni di carcere per evasione fiscale.
A cura di Davide Falcioni
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John McAfee, fondatore dell'omonimo antivirus installato su milioni di computer in tutto il mondo, è stato trovato morto impiccato nella cella di un carcere di Barcellona in cui era detenuto. McAfee, 75 anni, era stato tratto in arresto all'aeroporto di Barcellona lo scorso ottobre, in quanto ricercato dalle autorità degli Stati Uniti come presunto evasore fiscale. Il tribunale spagnolo dell'Audiencia Nacional aveva dato il via libera alla sua estradizione negli Stati Uniti, dove rischiava fino a 30 anni di reclusione per evasione fiscale.

Dopo aver scoperto il corpo di McAfee le guardie carcerarie del penitenziario Brians 2 hanno cercato di rianimarlo senza tuttavia riuscirci. I medici accorsi immediatamente sul posto non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, sul quale non sono stati forniti ulteriori dettagli ma che senza dubbio alcuno è stato causato dal soffocamento. L'eccentrico imprenditore milionario era stato arrestato in ottobre in Spagna, su ordine di cattura partito dagli Usa, dov'è accusato in particolare per la mancata dichiarazione dei redditi realizzati con la promozione di criptovalute e con la vendita dei diritti sulla storia della sua vita per un documentario. Le accuse nei suoi confronti erano state avanzate dalle procure del Tennessee e di New York, secondo le quali McAfee non ha pagato tasse su nessuno dei suoi redditi fra il 2014 e il 2018. Il padre dell'antivirus, e uno dei geni contemporanei dell'informatica, si era difeso e aveva contrattaccato, definendo le accuse di evasione motivate solo politicamente senza comunque entrare nel dettaglio. In caso di condanna, avrebbe rischiato fino a 30 anni di reclusione.

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