Morto in carcere Tareq Aziz, il numero due di Saddam Hussein

Tarek Aziz, ex ministro degli Esteri e vicepremier di Saddam Hussein, è morto in carcere all’età di 79 anni stroncato da un attacco cardiaco. “Tarek Aziz è morto all'Hussein Teaching hospital di Nassiriya, dov'era stato condotto non appena le sue condizioni sono peggiorate”, ha confermato Abdulhussein al Dakhili, il vice governatore di Dhi Qar, la provincia in cui l'ex ministro era detenuto. Aziz, il cui vero nome era Mikhail Yuhanna, era stato trasferito nella struttura dal carcere della città dove era detenuto da 12 anni. Il numero due di Saddam è stato, secondo molti, “il volto umano” del regime del rais. Nel 2003, caduto Saddam, venne arrestato e nel 2010 era stato condannato a morte per “crimini contro l'umanità”, ma non era stato giustiziato perché l'allora presidente Jalal Talabani non aveva firmato l'ordine di esecuzione. Nel 2013 Aziz si era rivolto al Papa perché potesse essere giustiziato presto e metter così fine alle sue sofferenze. Era diabetico e cardiopatico e le sue condizioni di salute avevano più volte suscitato preoccupazione tanto che molte campagne erano state lanciate a livello internazionale per la sua liberazione. Numerosi i Paesi che hanno chiesto a Baghdad di concedergli la grazia. In Italia, sulla sua vicenda, c'era stata una grande mobilitazione da parte del Partito Radicale.
La carriera politica del vice di Saddam Hussein – La carriera politica di Tarek Aziz iniziò nel 1968 quando si trasferì con la famiglia a Baghdad, dove iniziò a militare nel partito di governo Baath. Aziz passò dalla professione di giornalista a quella di ministro dell'Informazione. Poi divenne ministro degli Esteri fino alla caduta del regime. Aziz ha ricoperto un ruolo diplomatico importantissimo durante la guerra del Golfo del 1991 e poi nel lungo braccio di ferro tra le Nazioni Unite e l'Iraq per le ispezioni sulle armi proibite.